FRANCK RIBERY, E menomale che era finito....
Di lui nell’ultimo periodo se ne sono dette tante, “È finito”, “Non ha più stimoli”, “Sente l’assenza del pubblico”, “Si è già stancato di giocare a Firenze” e chi più ne ha più ne metta. La realtà dei fatti è che ancora una volta Franck Ribery, alla veneranda età di 37 anni, ha messo a tacere tutte le malelingue dimostrando di essere un campione, un fuoriclasse senza tempo. Il francese ex Bayern Monaco dopo un periodo no, dovuto soprattutto a problemino fisici che gli hanno impedito di essere almeno al 50% della forma, nelle due prestazioni migliori dei viola ossia quella contro il Sassuolo e quella contro la Juventus (senza dimenticare lo show di inizio anno a San Siro contro l’Inter), è tornato a fare la voce grossa.
Non mi sento di dire che la Fiorentina è solo Ribery, perché nessuna squadra può essere dipendente da un singolo giocatore. Certo è che tra avere un calciatore come FR7 in campo e in condizioni ottimali e non averlo, o averlo a mezzo servizio, c’è una bella differenza. La qualità non diminuisce con il passare del tempo e il francese nell’ultima uscita dell’anno contro la Juventus, con un assist e tante giocate degne della sua fama, ci ha tenuto ancora una volta a rimarcalo. Numeri alla mano probabilmente, anzi sicuramente, il fantasista viola non ha reso come ci si poteva aspettare in questo avvio di campionato (dato che il tabellino dei gol è ancora fermo a zero) ma ciò che conta di più quando si parla di un giocatore come Ribery non sono le statistiche, ma quello che si vede nel rettangolo di gioco. La qualità, il carisma, la determinazione e l’intelligenza tattica che il francese mette in mostra nei momenti più difficili, quando ormai viene dato da tutti per finito, sono un qualcosa di straordinario.
Dopo l’ennesima riprova contro i bianconeri in tanti si sono sentiti di dire “Franck è tornato”, ma la verità è che il fuoriclasse viola non se ne è mai andato. Ha avuto momenti difficili che lo stesso Prandelli ha riportato più volte in conferenza stampa, ma alla fine ne è sempre uscito alla grande, da fenomeno quale è. Quando lui gira tutta la Fiorentina rende al meglio. Dunque se è vero che i viola non sono Ribery dipendenti è altrettanto vero che giocatori come Franck quando decidono di determinare condizionano molto una squadra. Per il futuro ovviamente ci sarà tempo di pensare ad un post Ribery ma per il momento lasciatemi dire, “Menomale che era finito..”
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