Doveva essere una magia quel Franchi. Un Franchi dove gli spalti erano "gremiti all'inverosimile". Dove si stava insieme fino a tutto il dopo partita. Un calcio, un pallone diverso. Un pallone sacrificato negli ultimi anni sull'altare dei bilanci, del bacino d'utenza, dei diritti tv, dei ricavi. Termini diventati d'uso comune anche dalle parti del bar dello sport. Un calcio che non è più quel rito collettivo che scandiva le domeniche. C'è però chi a questa logica non si rassegna e quel calcio lo ha ben fisso nella memoria. Un pallone scomparso ma non troppo dunque, un pallone che rivive nella nuova fatica editoriale di Alessandro Coppini e Pieralberto Cantelli. I due non sono nuovi a questo genere che accende i nostalgici e attira i curiosi. Nel 2014 Coppini e Cantelli avevano scritto un altro libro dedicato alle curiosità del mondo viola, edito come questo da Pagnini Editore. Per restare al tema, più che mai attuale del Franchi, ecco a pagina 26 una rara foto dell'ingegner Pier Luigi Nervi che nel 1969 effettua un sopralluogo nel suo stadio accompagnato dall'allora presidente viola Ugolino Ugolini. Il motivo? L'amministrazione pensava di ampliare lo stadio e per farlo chiese ausilio al suo creatore. Mezzo secolo è passato dall’anno dell’ultimo scudetto e ancora si parla di intervenire sul Franchi. Non poteva mancare un riferimento a Rocco Commisso, vero e proprio ciclone abbattutosi su Firenze con il suo contagioso "Grazie assai". Ma i rapporti tra Firenze e Broccolino non sono certo mancati nella storia prima di Rocco. Dagli anglo-statunitensi che fondarono il Florence Football Club nel 1907, passando per Alfonso Negro, calciatore viola italo-americano nato proprio a Brooklin fino ad arrivare al 1990 quando fu fondato il Viola Club New York dove il giglio rosso campeggia sullo skyline della Grande Mela. Uno solo il filo conduttore di questo mosaico di storie: l'amore. L'amore non tanto per il calcio, e nemmeno per quel calcio al quale gli autori guardano con malcelata nostalgia: l'amore per la Fiorentina. Quell'amore che a tutti i tifosi viola fa dire: "la mia Fiorentina". Un amore po' folle che gli autori riassumono nel motto che anima un capitolo: "Garrire (sempre), soffrire (spesso), gioire (poco)". Non è solo un libro per scovare curiosità, rispolverare vecchi aneddoti, polverosi ricordi, statistiche dimenticate, per riassaporare un calcio perduto. "Fiorentina: curiosità e aneddoti" nasce per una buona causa. Il ricavato del nuovo libro di Coppini e Cantelli verrà donato a Calcit (Comitato Autonomo Lotta Contro i Tumori), sezione Chianti Fiorentino e Tavarnelle. Articolo di Lorenzo Somigli
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