Amoruso:"Italiano deve trovare nuove soluzioni. Per la Champions serve più cattiveria"
Lorenzo Amoruso è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno dicendo la sua sulla vittoria della squadra di Vincenzo Italiano ieri nella partita con la Salernitana
L'ex giocatore viola Lorenzo Amoruso è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno dicendo la sua sulla vittoria della squadra di Vincenzo Italiano ieri nella partita con la Salernitana e della situazione attuale in casa Fiorentina.
L'opinione
“Viola in corsa per la Champions? Se si prende in esame la Fiorentina delle ultime cinque partite tra campionato e Conference League credo proprio di no: nonostante le ultime due vittorie con Genk e Salernitana non credo sia all’altezza. Questa squadra ha dimostrato di sapersi esaltare con ottimi risultati, per poi demoralizzarsi con altrettante sconfitte. Ancora non hanno la sensazione di essere imbattibili, dimostrano sempre di avere un punto debole: basta vedere i numerosi errori difensivi degli ultimi tre anni. La Fiorentina è in questa posizione di classifica perchè, anche mettendo di fila grandi partite, si è meritata di esserci. Allo stesso tempo pero gli ultimi esami decisivi, vedi contro Inter, Juve e l’ultima contro un Milan in grande difficolta numerica, ha fallito male. In questi appuntamenti la squadra non ha saputo cambiare marcia, e se vuoi puntare alla Champions devi avere qualcosa in più: e non mi riferisco soltanto a qualità tecniche. A questa squadra, o per lo meno ad alcuni singoli, manca la cattiveria di lottare su ogni pallone. Molte volte le critiche contro di lui sono eccessive, anzi esagerate, e questo perchè la sua storia a Firenze parla per lui: ha sempre migliorato di anno in anno. E’ chiaro però che più si arriva in alto e più diventa complicato confermarsi. Non so se sia integralista, sicuramente si è forse soffermato troppo spesso su alcuni sistemi di gioco. Credo che in alcune situazioni la squadra necessiti di qualcosa di diverso, non dico debba snaturarsi ma ha sicuramente bisogno di trovare nuove soluzioni in attacco. Secondo ci mette un po’ troppo a capire questo. Non so se è una sua mancanza, testardaggine o una forma di sicurezza. Può essere un vantaggio portare avanti le proprie idee, ma il campionato italiano resta comunque uno dei più difficili e per questo serve imprevedibilità. Ci sarà un motivo se gli allenatori italiani sono tra i migliori al mondo”.