Franchi, scatta la proroga al 2028. Nardella commenta
La proroga da un po' di respiro al mondo politico e alla Fiorentina stessa. I dettagli
Stando a quanto emerge dal decreto legge numero 19, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, i lavori di ricostruzione dello Stadio Artemio Franchi potrebbero slittare al 2028, quindi non dovranno più terminare entro il 2026.
La situazione
Nella giornata di ieri, il senatore di Fratelli d'Italia Paolo Marcheschi ha annunciato che il governo ha approvato il prolungamento dei lavori di restyling dello stadio.
Queste le sue dichiarazioni:
"Lo possiamo ufficializzare, è un grande risultato del governo Meloni. Il ministro Fitto è riuscito a prorogare, dopo gli incontri con i responsabili europei, la fine della ristrutturazione del Franchi di due anni, e questo potrebbe consentire alla Fiorentina di rimanere nel suo stadio, naturalmente se lo vorrà. Agevoliamo così il percorso, perché ci interessa solo Firenze, come qualsiasi altra grande città, e io come fiorentino sono particolarmente orgoglioso. Ci sono sessanta giorni per verificare che sia tutto in regola, come credo e spero che sia, dopo di che l'iter sarà completato. Un successo del nostro Governo, che alle tante parole preferisce i fatti".
Le parole di Nardella
ll primo cittadino, a sua volta, si dice soddisfatto.
Questo il suo commento:
“Siamo molto contenti che il governo sia venuto incontro alle nostre lettere di tre mesi fa con la proposta di allungamento dei termini dei lavori anche se nel frattempo, come è noto, avevamo già trovato la soluzione per far giocare la Fiorentina al Franchi per tutto il prossimo campionato 2024-2025. Se decade l’obbligo di rispettare la scadenza dei lavori del dicembre 2026, la prossima amministrazione comunale avrà tutto il tempo di valutare come gestire il cantiere dalla metà del 2025 in poi sfruttando questa opportunità in più. Tutto ciò in ogni caso conferma che la decisione di iniziare i lavori è stata giusta. Quindi avanti tutta con il restyling”.
Sui 55 milioni ha detto:
“Ci aspettiamo che il Governo possa risponderci positivamente anche sulla richiesta di restituire alla città di Firenze i 55 milioni di euro a suo tempo tolti, analogamente a quanto fatto con il progetto dello stadio della città di Venezia”.