Foto di Giacomo Morini ©
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E' intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Toscana Alessandro Bocci, giornalista per il Corriere della Sera e tifoso viola. Tra le varie tematiche affrontate, Bocci ha analizzato la vittoria contro lo Spezia ed il momento vissuto in particolare da Quarta, ma non solo:

Spezia-Fiorentina? Vittoria meritata che la Fiorentina ha anche rischiato di buttare via per un errore di Amrabat, errori che in Serie A non devono accadere. Ha peccato di presunzione, nonostante i compagni gli dicessero di passarla a Terracciano. Uno Spezia rinvigorito che però la Fiorentina ha messo sotto dal punto di vista del gioco. Mi conforta avere visto Amrabat al posto di Torreira, al di là dell'errore ha giocato un ottima partita. Piatek, invece, mi sembra sia un pezzo avanti rispetto a Cabral”.

Cabral più forte di Piatek? Bisogna dargli tempo. Ieri è entrato bene, ma con la Lazio mmi è sembrato molto in difficoltà. Ha avuto una palla gol enorme e l'ha tirata centrale di testa. Piatek, invece, fa i movimenti che servono alla squadra, ma è da un mese già a Firenze il polacco. Evidentemente, però, Piatek avrà capito che questa sia l'occasione giusta per potersi riscattare. Cabral, invece, non ne ha bisogno. Deve entrare nei meccanismi. Non so dirvi chi sia il più forte, so che se Piatek ritorna quello del Genoa, sarà difficile portargli via il posto. Mi auguro che Cabral faccia lo stesso, anche se il campionato svizzero è totalmente diverso rispetto a quello italiano”.

Europa? Il trauma di Vlahovic è superato, ma Italiano sulla continuità è molto prudente. Segno che ha capito anche lui che questa squadra ne abbia risentito. Ha tantissimi pregi, ma si rovina con le proprie mani. E' assurdo, abbiamo anche rischiato di perderla ieri la partita paradossalmente. Guardando complessivamente tutto questo, credo bisogna vivere questa stagione alla giornata, passo dopo passo. Contro l'Atalanta sarà nuovamente difficile, spero che l'arbitro non si lasci condizionare dalle loro continue proteste. Contro la Juventus le proteste erano immotivate”.

Ikoné e Quarta? Sull'argentino credo ci sia una piccola involuzione. Mi ha colpito il gol che ha subìto contro il Torino dove si fa saltare come un birillo. Quello come quello contro Boga in Coppa Italia, troppo molle sul contrasto secondo me. E' vero, era ammonito, ma in quella situazione non può comportarsi così. E' uno dei pochi casi in cui Italiano non è riuscito a migliorare un giocatore, non so perché. Bisognerà trovare ancora un forte difensore, secondo me. Su Ikoné, invece, è evidente che sia in ritardo sull'apprendimento e l'inserimento. Ieri ha sbagliato un gol… non gli appartiene questa cosa. E' palesemente in ritardo. Platini all'inizio alla Juve sembrava un fantasma. Ci vuole un po' di pazienza. Ieri Bergomi ha detto che in Italia non abbiamo pazienza ed è vero. Così si bruciano i talenti. Bisogna dare più tempo e Ikoné ne ha bisogno. Perché è un giocatore di valore”.

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