La rivoluzione di Rino è iniziata. Il nuovo tecnico viola ha già individuato la principale lacuna della rosa della Fiorentina
L’arrivo di Gennaro Gattuso a Firenze sta già portando in casa Fiorentina i primi effetti positivi. Il tecnico calabrese, passato venerdì in città per vistare il Centro Sportivo e il Viola Park, ha riacceso l’entusiasmo della piazza e questo prossimo già definirlo un primo sintomo della medicina chiamata “Ringhio”. La tifoseria viola, dopo anni di negatività e difficoltà, vede infatti nel nuovo allenatore viola il principale barlume di speranza in vista del futuro. Un tecnico della creatura dell’ex Milan e Napoli, abituato a competere per posizioni europee, non viene infatti a Firenze per accontentarsi di una stagione anonima o addirittura di un’annata in lotta per la salvezza, ma per provare a riportare in alto un club storicamente importante anche se recentemente poco competitivo.
In tal senso le prime mosse di mercato sono molto significative. Innanzitutto si sono quasi del tutto spente le voci in merito ad un possibile trasferimento di Dusan Vlahovic che, all’indomani dell’ ufficialità dell’arrivo di Gattuso, ha fatto immediatamente sapere che avrebbe voluto continuare la sua esperienza a Firenze sotto la guida del tecnico calabrese. In secondo luogo sono iniziati a circolare nomi internazionali e soprattutto dalle caratteristiche utili al progetto tattico della nuova Fiorentina. Ebbene si, finalmente anche il club gigliato ha un modulo di partenza che è stato scelto con largo anticipo e sulla base del quale verrà impostata la campagna acquisti ossia, il 4-2-3-1 o 4-3-3 (la differenza tra i due moduli è minima e dipende dalla posizione del vertice alto/basso). La chiave principale di questa impostazione tattica sarà riuscite a portare in rosa esterni in grado di creare quella superiorità numerica che tano è amata negli scorsi anni. È infatti dai tempi di Cuadrado, Joaquin ma anche di Salah, senza contare la parentesi targata Federico Chiesa, che alla Fiorentina non si vedono giocatori in grado di fare la differenza nell’uno contro uno. Ecco perché in tal senso sono da leggere con estrema positività i nomi dei vari Corona, Guedes ma anche di Oliveira, tutti giocatori che, al di la dei ruoli, hanno nelle proprie gambe qualità e imprevedibilità.
Al di la poi dei possibili arrivi Gattuso dovrà valutare anche diversi giocatori già presenti in rosa e dal futuro tuttora incerto. Ribery e Callejon, due dei pochi esterni già presenti nell’organico, viaggiano verso la riconferma, mentre resta tutto da decifrare il futuro dei vari Borja Valero, Lirola, Caceres, Kokorin e più in generale di tutti quei giocatori in bilico tra la riconferma e la partenza. Insomma il lavoro da fare certamente non manca, anche se stavolta, per fortuna della Fiorentina e dei suoi tifosi, il futuro dei viola sembra essere in buonissime mani….
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