Si avvicina il mercato di gennaio e in casa Fiorentina, sebbene l’attenzione sul calcio giocato debba rimanere sempre molto alta come detto sia da Pradè che da Barone, è già iniziato il totoattaccante. Purtroppo infatti l’attualità del campo per i viola è talmente brutta per essere vera che, come spesso accade in queste situazioni, i tifosi, ma anche gli stessi addetti ai lavori, preferiscono fiondarsi in un mondo, quello del calciomercato, che permette di sognare al di la anche di un’attualità tutt’altro che positiva. Passando ai temi concreti della prossima campagna acquisti, colpisce come le richieste fatte da Prandelli siano identiche a quelle che aveva fatto lo stesso Iachini in estate, ossia la ricerca sia di un regista che di una prima punta di livello. La sensazione dunque è che anche all’interno della società si stia iniziando a capire di aver sbagliato clamorosamente la strategia del mercato estivo andando a riempire caselle che erano già piene, senza però occuparsi dei vuoti presenti nella rosa. Ovviamente tante delle scelte della dirigenza sul futuro numero 9 viola dipenderanno da Cutrone (altra scelta non propriamente felice, per usare un eufemismo, del mercato invernale 19/20). Se Patrick, che a Firenze ha deluso non solo per colpe sue, e che probabilmente non è all’altezza di essere un bomber da squadra con ambizioni europee, deciderà di partire prima della scadenza naturale del prestito, allora si libererà spazio per un innesto offensivo, altrimenti il quadro dei centravanti della Fiorentina resterà quello attuale. Quest’ultima è ovviamente un’ipotesi che né la dirigenza, né Prandelli e né tantomeno i tifosi si augurano possa realizzarsi. Analizzando dunque l’eventualità di una partenza dell’ex giocatore del Milan, possiamo iniziare a ragionare sul possibile nuovo goleador che andrebbe a vestirsi di viola (finanziato in parte anche dalla cessione di Pedro al Flamengo per 14 milioni di euro). I nomi che sembrano essere maggiormente in voga sono sempre i soliti due circolati anche in estate, ossia quelli dei polacchi Piatek e Milik, con una variabile legata a Caicedo della Lazio che invece sembra essere difficile da percorrere.  Restando sui due giocatori sopra citati mi sento personalmente di propendere, e neanche di poco, in direzione di Milik. L’ex Ajax infatti lo reputo enormemente superiore dal punto di vista della caratura tecnica rispetto al centroavanti dell’Herta Berlino che a mio modo di vedere non vale di più degli attuali giocatori presenti nel reparto offensivo della Fiorentina. Con Piatek, i cui numeri in quanto a medie realizzative sono precipitati nell’ultimo anno e mezzo, il salto in avanti rispetto ai vari Cutrone, Vlahovic e Kouame non ci sarebbe, mentre con Milik, che ha già dimostrato in una grande squadra nell’arco di più stagioni di poter essere decisivo, i viola troverebbero quel calciatore in grado sia di dialogare con la squadra che di segnare i gol che mancano come il pane soprattutto in questo periodo.  Se infatti Piatek segna quasi esclusivamente con reti di rapina, Milik arriva alla via del gol sia di testa sia da fuori area che addirittura anche da punizione. Insomma tutto mi lascia propendere per l’attuale centroavanti separato in casa al Napoli, e arrivo addirittura a sbilanciarmi sottolineando come se la scelta dovesse essere tra rimanere con l’attuale parco attaccanti o prendere Piatek, io propenderei per la prima opzione, onde evitare di andare a spendere soldi inutilmente.  Intanto tornando all’attualità la Fiorentina è attesa domenica alle 15 da una sfida delicatissima contro l’Atalanta a Bergamo. Proprio in vista di questo match Prandelli sembra orientato a dare ulteriore fiducia a Vlahovic, apparso in ripresa dal punto di vista della prestazione contro il Genoa, ma ancora fermo a quota 1 gol in questa Serie A. Urge una svolta da parte del serbo che se vorrà mantenere lo status di titolare dovrà necessariamente fare di più, anche perché il mercato invernale, come già sottolineato, è ormai alle porte....
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