Donne con "gli attributi"...donne con "i contributi". Ebbene sì, un gioco di parole che contestualizzato all'argomento si fa scherno del luogo comune di matrice maschilista che permea ormai da anni l'ambiente calcistico in Italia e non solo. Un luogo comune sfatato dall'emendamento di questa sera, un luogo comune sfatato dai numeri delle ragazze di mister Cincotta. Una bella vittoria, convincente, quella della Fiorentina Women's, capace di calare la "manita" in casa del Ravenna nella gara valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Se c'è una differenza sostanziale tra gli uomini e le donne in casa Viola, quella è certamente il gol. Bonetti, Mascarello, Thogersen, Parisi e Lazaro sanciscono l'accesso ai quarti di finale (prossima avversaria il Milan) e rispondono all'astinenza dei ragazzi di Montella. Così, quasi inconsapevoli di dover prolungare i festeggiamenti, le Viola chiudono un mercoledì memorabile grazie anche all'emendamento approvato dalla Commissione di Bilancio del Senato. Un emendamento che apre ufficialmente le porte al professionismo femminile, estendendo le tutele previste dalla legge sulle prestazioni di lavoro sportivo. La riforma introduce inoltre un esonero contributivo al 100% per tre anni per le società sportive femminili che stipulano contratti con le atlete. Sempre per i prossimi tre anni verranno stanziati 20 milioni di euro. Così, eguagliato "il contributo" verso la controparte maschile, adesso toccherebbe alla Fiorentina di Montella dare una svolta ad una stagione fin qui disastrosa, magari prendendo esempio dalla forza di volontà di queste ragazze, magari tirando fuori "gli attributi"...
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