La Fiorentina ha centrato la sua dodicesima sconfitta stagionale, in perfetto abbinamento con l'assiderale differenza reti: - 12. La squadra è scesa in campo riversandosi compatta attorno alla propria area di rigore, la Tana del Drago, oggi tuttavia disattento. Una difesa a cinque troppo morbida, mai pronta a contenere uno scatenato Spinazzola, che buca entrambe le reti. L'approccio alla gara della squadra gigliata è stato difensivo. 

La Fiorentina non ha avuto la creatività e l'organizzazione adatte a mettere in pericolo la Roma, e si è limitata a solleticare la pancia della Lupa romana preparando dei contropiedi. Sperare in un pareggio a reti bianche con la Roma è notevolmente utopico, visto che i giallorossi segnano e subiscono tanto, anche dai loro stessi giocatori. Al minuto '79 entra Caceres, si posiziona nel reparto arretrato e diventa il sesto difensore. Serrati i ranghi, la Fiorentina non ha più attaccato. Il migliore del pacchetto arretrato è stato Martínez "Sparta" Quarta: forte, robusto, tuttavia rapido in copertura; Pezzella anonimo, e in campo si sente la mancanza di un capitano carismatico, specialmente quando la nave sta affondando. Ci si aspettava maggior carattere da Milenkovic, che raccogliesse lo scettro di German e che fosse lui il leader indiscusso. Tuttavia, ormai, si può solo che sperare che a Manchester non abbiano visto la sua partita, ma si siano sintonizzati sullo spettacolo dell'Ariston di Sanremo. I Red Devils, secondo le testate sportive inglesi, sarebbero pronti a versare ben trenta milioni di euro nelle tasche della Fiorentina. 

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