Dopo la grande vittoria in Coppa Italia contro l'Atalanta, per la Fiorentina è già tempo di pensare alla delicata gara di Napoli. Due squadre in evoluzione con due nuove guide tecniche, per presentare la partita del San Paolo abbiamo intervistato in esclusiva l'ex centrocampista Michele Pazienza, doppio ex di Fiorentina e Napoli: Michele, partiamo subito dalla partita di Coppa che purtroppo sarà ricordata anche per il duello tra Gasperini e la tifoseria Viola. Cosa pensa di quanto accaduto al Franchi?  "Non trovo giusti gli insulti nei confronti di Gasperini aldilà degli eventi passati con Chiesa. Il rispetto per una persona è la prima cosa, non mi sembra un atteggiamento adeguato nei confronti del tecnico dell'Atalanta". E' difficile giocare in un clima bollente come quello di ieri? "Dipende da ciò che si dice, il pubblico può avercela o meno con un allenatore, ma si può contestare senza offendere. In quel caso è stato toccato un parente che non c'entrava assolutamente niente. Condanno nella maniera più assoluta l'atteggiamento avuto ieri dai tifosi". Passando al campo, la Fiorentina sta iniziando ad assomigliare sempre di più al suo tecnico vero? "Assolutamente si, la squadra vista ieri si specchia in Iachini, carattere e carisma hanno permesso di battere l'Atalanta. La Fiorentina di ieri è partita molto bene ed ha tenuto quando è rimasta in 10, ha messo alle strette l'Atalanta, è stata compatta, corta e ha corso fino alla fine". Da Ancelotti a Gattuso il Napoli prova a svoltare. Cosa serve per svoltare? "Da ora i partenopei non possono più sbandare, adesso il giocare bene conta poco anche se ti chiami Napoli. E' un periodo comunque simile a quello che passa la Fiorentina, serve risalire la china e poco importa come". Sul mercato invece Fiorentina e Napoli hanno già mosso i primi passi. Va bene così o servono altri giocatori? "Credo che qualcosa le due squadre debbano ancora fare, il Napoli sta cambiando sistema di gioco, in particolare a centrocampo serviva più dinamismo e lo potrebbero trovare in Lobotka Nel 4-3-3 di Ringhio ci sarà più campo da coprire a metà campo. Demme invece era capitano del Lipsia e porta esperienza, cattiveria e leadership. A Gattuso servono figure di riferimento perse in giocatori come Albiol ed Hamsik. Cutrone invece lo trovo un acquisto azzeccato, era il giocatore che mancava alla Fiorentina". Che partita dobbiamo aspettarci sabato? "Dobbiamo tenere conto che le due squadre hanno giocato durante la settimana, anche per questo potrebbe nascere una partita sporca. La gara è importante, ci sono in palio punti che pesano". Per lo Scudetto invece vede una lotta a tre? "Vedo una lotta tra Inter e Juve, la Lazio sta portando il motore su di giri e tenere questo ritmo fino alla fine sarà difficile per Inzaghi. Se inizia a mancare qualche titolare la Lazio perde qualcosa a livello di organico".   Articolo di Vincenzo Pennisi    
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