La Viola di Ringhio prende forma. Domani il Gattuso Day, con sguardo al futuro e al presente.
Domani sarà il Gattuso Day. Un giorno tanto atteso, in cui ci sarà l’incontro tra il nuovo mister e la dirigenza, almeno quei pochi elementi che sono rimasti a Firenze. Ci sarà Pradè, avvistato quest’oggi al centro sportivo, e ci saranno presumibilmente anche Dainelli e Antognoni, due nomi che ancora non conoscono con certezza il loro futuro all’interno dell’asset societario. Per Dainelli si prospetta la guida dell’Under-15, mentre per Antognoni ci sarà probabilmente un cambio di ruolo, da team manager ad ambasciatore nel mondo, insomma un ruolo sempre più marginale.
Gattuso ovviamente riporta entusiasmo, calore, voglia di ripartire. Visiterà il centro sportivo, i campini, ma anche il futuro che sorgerà a Bagno a Ripoli, il Viola Park tanto voluto da Rocco Commisso. Non ci saranno appunto il presidente e Joe Barone, il lato americano della società, ma sicuramente si faranno sentire telefonicamente. Non ci saranno nemmeno i giocatori, tra chi in vacanza e chi invece impegnato con le Nazionali, anche se si vocifera di colloqui già avviati con molte pedine fondamentali dello scacchiere. Una su tutte Franck Ribery, rimasto a Firenze dopo la fine del campionato; con lui è tempo di scelte immediate, decidere cosa farne del suo contratto e vedere anche come inserirlo, eventualmente, all’interno della rosa che verrà. Da monitorare con attenzione la situazione relativa a Milenkovic, visto che nelle ultime prende sempre più piede l’ipotesi di un rinnovo su pressione di Gattuso e Commisso, con la promessa di un rilancio europeo della squadra.
A proposito di rilancio europeo, i movimenti in entrata cominciano a far rumore. Per adesso, solo rumore. Ma di quelli importanti, perché i nomi che circolano sono Sergio Oliveira, protagonista con il Porto di una stagione molto positiva culminata con l’eliminazione della Juve dalla Champions proprio con un suo gol all’Allianz, ma anche quello di Bakayoko, vecchio pallino di Gattuso che lo ha già allenato al Milan e al Napoli ed è in uscita dal Chelsea. Sono operazioni di un certo calibro per una formazione, quella viola, reduce da tre anni di bassifondi. Già questa base di partenza significa voglia di rilancio, e di prospettive ben diverse. Serviranno i soldi, e sembra che Rocco abbia voglia di investire, come sempre sinora.
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