ACF: "Le lezioni sono ben accette, ma solo da chi è in grado di darle.”
Questa la risposta della società gigliato in seguito all'editoriale pubblicato all'interno de ll Corriere Fiorentino, dopo il video di Commisso
Dopo l'editoriale di Roberto De Ponti direttore de ll Corriere Fiorentino, in merito all'episodio legato a Commisso, la società gigliata ha risposto al giornalista tramite una nota ufficiale. L'episodio in questione, riferito al patron gigliato, riguarda quanto avvenuto fuori dal Franchi alla fine della partita tra Fiorentina e Atalanta, quando Rocco Commisso ha risposto ad un tifoso della Fiorentina, con una battuta spiritosa sul tecnico della Dea Gasperini. Il tutto è stato ripreso da uno smartphone e il video è diventato virale. La battuta simpatica, ma pungente, ha creato un certo scompiglio nel mondo calcistico e al contempo anche in quello del giornalismo, tanto da portare De Ponti ha scrivere un editoriale in merito a quanto avvenuto, editoriale in cui il giornalista ha fondamentalmente giudicato negativamente l'atteggiamento di Commisso.
Ecco il contenuto della nota pubblicata dalla società viola:
“Magari abbiamo esagerato durante i festeggiamenti nel clima di gioia post partita, ma eravamo tra tifosi e il dialogo era colloquiale e, siamo sicuri, che ogni tanto anche a coloro che “pontificano” capiti di usare, tra amici e colleghi, qualche parola o parolaccia senza che nessuno si offenda. Poi succede a Firenze che un brianzolo difenda un bergamasco e attacchi un italo-calabrese, non è una barzelletta ma la realtà di sempre, perché quando bisogna difendere qualcuno offeso dai bergamaschi, allora si fa finta, quasi sempre, di nulla ed è successo più volte negli ultimi anni. È accaduto a Chiesa, a Dalbert, a Vlahovic, a Milenkovic e, ultimo in ordine cronologico, al nostro Presidente. E in questo caso, non abbiamo visto nessun commento, o lezione, o presa di distanza dalle parole disgustose destinate a Rocco Commisso. E allo stesso modo, quando un collega, su un quotidiano dello stesso gruppo editoriale, apostrofava il nostro Presidente come “mafioso” ed offendeva lui e tutti gli italoamericani con lo stereotipo di più bassa lega, costui dov’era e perché non ha censurato e preso le distanze dalle parole del suo collega? Le lezioni sono utili e ben accette, ma si possono prendere solo da chi è in grado di darle.”