Ecco le parole del presidente Rocco Commisso ai microfoni dei canali social della Fiorentina: "Non rilascio dichiarazioni da un po' di tempo, e tutti mi dicono di toccare l'argomento sulla Superlega. L'ho fatto tre anni fa, sono andato via dall'America perchè mi piace il calcio in Italia. Mi piace il rischio. In USA i campionati son chiusi, e ritengo che questo aspetto sia il peggiore che possa essere mai implementato. I valori ed i principi di merito lì non esistono. Le 12 compagini fondatrici hanno agito in maniera irrispettoso. Io sono venuto qui rispettando le regole ed il sistema calcio, europeo e non solo italiano. Non mi va giù il fatto che che attualmente le cose stiano cambiando dopo due anni. Oltretutto, non va bene ai tifosi e alla Fiorentina. Non ho mai assistito alla sospensione di un progetto dopo due giorni, e mi chiedo come mai nessuno abbia chiesto un parere ai tifosi. Perché le squadre di Serie A non mi hanno parlato? Oltretutto mi chiedo perché sia mancata la trasparenza in Lega, dove siamo soci. Le 12 fondatrici hanno ricavi da quasi 600 milioni, già da prima della pandemia. Questi numeri sono circa sei o sette volte più grandi di noi: non gli basta?Sulle dimissioni di Dal Pino: è una cosa diversa. Io, come Fiorentina, voglio un altro socio. Forse son l'unico o uno dei pochi che ha trattato con queste persone. Il problema di farli entrare nel circolo è che vogliono poter decidere il futuro del campionato di Serie A. Diritti in America? Ho aiutato la CBS. Si tratta dell'unica che abbia incrementato i ricavi della Serie A del 40% circa. Mio figlio e Joe Barone vanno in Lega, e stando a quanto mi dicono, le assemblee sono tre ore di liti e circa 10 minuti di business. Un fattore da implementare che sarebbe molto positivo per tutti è il salary cap. Successivamente, i procuratori dovrebbero percepire sempre una parte fissa, anziché dover trattare ogni volta
