Commisso, serve la sua presenza: ecco quando sarà a Firenze
Il traguardo europeo è quasi un obbligo per il club di Commisso, dall’America si fa sentire di continuo con chi dirige al Viola Park, ma non ha ancora tuonato

Il traguardo europeo è quasi un obbligo per il club di Rocco Commisso che dall’America si fa sentire di continuo con chi dirige al Viola Park, ma non ha ancora tuonato.
Di seguito quanto riportato da La Gazzetta dello Sport:
Il quotidiano analizza la situazione in casa viola
Il suo arrivo è previsto in primavera, tra marzo e aprile, ma Rocco vorrebbe non intervenire prima. Perché le tre sconfitte di fila qualche turbolenza l’hanno creata. Si è capito quando dopo otto minuti di conferenza mercoledì Palladino è diventato più teso, ha cercato giustificazioni, ha parlato di «negatività e pessimismo esagerati, la posizione è ottima», ma ha anche ammesso che «se le cose non vanno bene è normale che un club faccia delle valutazioni».

Crocevia importante di stagione
Nonostante la dirigenza viola abbia escluso un cambio immediato in panchina, i risultati restano il fattore determinante per il futuro di Palladino. La sfida contro il Lecce, pur non essendo decisiva, rappresenta un banco di prova significativo per l’allenatore, chiamato a dimostrare di poter invertire la rotta. La pressione è alta, ma la speranza è che la squadra possa rispondere con la stessa determinazione mostrata contro l’Inter, quando ha saputo affrontare un avversario di alto livello.