Gli affari illeciti del calcio italiano: anche lo Juventus Stadium nel mirino
ll caso scoppiato a Milano potrebbe riguardare anche il capoluogo piemontese
Nel mondo del calcio italiano, negli ultimi tempi, è scoppiato il caos degli affari illeciti legati al tifo organizzato. ll fatto è partito da Milano, ma ha preso piede anche al di fuori del capoluogo lombardo.
ll caso si allarga
Le indagini della procura di Milano in merito alle infiltrazioni mafiose evidenziano hanno messo in luce il rapporto tra la ‘ndrangheta e il business dei parcheggi presso lo stadio San Siro. Pare però che la situazione non riguardi solo la criminalità organizzata e una fetta di tifosi di Milan e Inter. Sembra che ci fosse un altro grande obiettivo nella rete della 'ndrangheta: stiamo parlando della città di Torino, anzi pare che i parcheggi dello Juventus Stadium, del capoluogo piemontese, fossero già in mano “a soggetti calabresi”. Si tratterebbe della famiglia di Gioiosa Jonica, i Belfiore, residente a Moncalieri.
ll riconoscimento facciale
La Lega Calcio cerca di fronteggiare i problemi insorti in seguito al caso giudiziario sugli ultras di Milan e Inter.
ll presidente della FIGC, Gravina, ai microfoni dell'ANSA, ha parlato di una nuova norma relativa all'accesso dei tifosi negli stadi. Ecco parte delle sue dichiarazioni:
Le forze devono sicuramente unirsi e mirare tutte nella stessa direzione. È evidente che il mondo del calcio non ha a disposizione gli strumenti che ha la polizia, noi dobbiamo essere grati a chi sta mettendo a disposizione tutte le tecnologie e gli strumenti che servono per rendere più fruibile il nostro evento. Noi siamo a disposizione, tutto quello che si può fare deve essere fatto. L’uso della tecnologia per identificare tutti i soggetti che entrano all’interno dello stadio non è più procrastinabile.