Fiorentina, Commisso-Italiano la strana coppia che può portare la Viola in alto
Un pensiero sulla coppia del momento e sul futuro
La squadra gigliata sta vivendo un momento di forma straordinaria. La posizione in classifica è promettente e può continuare la sua corsa verso l'Europa anche grazie ad un calendario abbordabile che può portare ancora tanto entusiasmo e partcipazione. Commisso festeggia infatti le sue prime 100 partite da presidente con una grande vittoria al Dall'Ara di Bologna.
Un ipotetico ‘tifosometro’ ci indicherebbe l'euforia, la positività e la partecipazione dei tifosi, ai massimi livelli da tanti anni a questa parte. In tutto ciò c'è anche il merito del lavoro encomiabile di Vincenzo Italiano, che oggi compie 44 anni (auguri vivissimi), il quale è riuscito, sorprendendo la maggior parte degli addetti ai lavori, a trasformare un gruppo poco coeso, con un'identità debole e poco chiara in una e vera propria squadra che va a giocarsela in tutta Italia. E non è poco se ricordiamo, come ha fatto il presidente Commisso recentemente a Radio24, che le materie prime a disposizione siano le stesse della scorsa stagione e i risultati ben diversi.
Ecco queste due figure, presidente e allenatore, dal carattere molto diverso almeno superficialmente: Commisso allegro ed espansivo riesce sempre a farsi sentire con i giornalisti e organi vari del mondo calcio. Più meditabondo, attento e introverso appare l'atteggiamento del mister. Probabilmente è un'impressione dettata dai ruoli differenti che si trovano a coprire. Questi due caratteri apparentemente agli antipodi e che casualmente hanno incrociato i loro cammini, grazie alla ben nota vicenda Gattuso, hanno riportato a competere la squadra gigliata nelle parti di classifica più consone alla sua storia.
Che cosa si chiede ancora a questa strana coppia che ha sparigliato l'attuale classifica della serie A? Sicuramente al presidente di continuare l'ambizioso progetto di completare il Viola Park tenendo, però, un occhio al mercato che a gennaio si potrebbe rivelare decisivo per la stagione. Tutto questo senza dimenticare l'infinita riconoscenza per non essersi mai tirato indietro da quest'ultimo punto di vista, nonostante i risultati poco esaltanti. A mister Italiano chiediamo solo di continuare in questo modo, con questa mentalità il percorso intrapreso con la Fiorentina sempre a testa alta: la città percepisce queste sensazioni e sarà sempre grata a chi gliele farà vivere.