AFRICA, L'Onu lancia l'allarme: 3 milioni di persone rischiano il decesso
«Nell'ultima settimana i casi confermati di coronavirus in Africa sono aumentati del 51% e il numero delle morti accertate del 60%», ma in mancanza di kit per i test «è verosimile che i numeri siano più alti». Lo ha detto il direttore generale dell'Oms,Tedros Adhanom Ghebreyesus. «Con il sostegno dell'Oms, molti Paesi in Africa ora possono fare test per il Covid-19, ma c'è ancora un significativo gap per accedere ai kit» che dobbiamo «colmare». Dalla prossima settimana, ha annunciato, saranno distribuiti in Africa.
L’Onu: in Africa rischiano di morire oltre tre milioni di persone
In Africa rischiano di morire tra le 300mila e i 3,3 milioni di persone a causa del coronavirus se non verranno adottati strumenti utili a mettere fine alla sua diffusione. A lanciare l'allarme è l'Uneca, la Commissione economica delle Nazioni Unite per l'Africa (Uneca), nel documento 'Covid-19: per proteggere la vita e le economie africane'. Finora sono 962 le persone che hanno perso la vita a causa del Covid-19 in Africa, 52 in 24 ore, mentre sono 18.333 le persone risultate positive, secondo il Centro per il controllo e la prevenzione della malattia in Africa. Ma nel rapporto dell'Uneca si sottolinea come il 56 per cento della popolazione urbana si trovi in zone marginali e senza servizi di base, mentre solo il 34 per cento ha la possibilità di lavarsi le mani con regolarità.
A questo si somma il fatto che il 40 por cento di chi ha meno di 5 anni è denutrito e che il 71 per cento della forza lavoro svolge attività informali, per cui non può lavorare da casa come sta accadendo in altri Paesi sviluppati. Inoltre, ricorda l'Uneca, l'Africa è il continente con il maggior numero di malattie come l'Hiv o la tubercolosi. Dal punto di vista economico si prevede che il coronavirus provochi una contrazione economica dell'1,8 per cento nell'ipotesi migliore e del 2,6 per cento in quella peggiore, costringendo 27 milioni di africani in estrema povertà. Questo è dovuto, spiega l'Uneca, al fatto che sia dimezzato il costo del petrolio, che rappresenta il 40 per cento dell'esportazione africana. A essere colpito anche il turismo, che in alcuni Paesi africani rappresenta il 38 per cento del Pil.
A riportarlo, La Stampa.
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