CASTROVILLI: "La numero 10? Vorrei festeggiarla segnando al Torino. Sugli obbiettivi ed un futuro da capitano..."
Intervista a Gaetano Castrovilli sulle pagine di Tuttosport.
Sulla maglia numero 10: "È bello avere la maglia 10 sulle spalle. Sarebbe bellissimo segnare, subito alla prima partita con la numero dieci, quindi… domani contro il Torino. Anche se sarebbe pur sempre un’esultanza a metà, non potrei festeggiare con i nostri tifosi sotto la Fiesole. L'anno scorso per me è stato una stagione importante perché ho esordito in A, ho fatto i primi gol con questa maglia e sono arrivato in Nazionale. Ma so che posso ancora fare meglio quindi penserò solo a lavorare facendomi condizionare il meno possibile: vorrei fare qualche gol e qualche assist in più."
Sui nuovi arrivi a centrocampo: "Sono arrivati ragazzi con esperienza internazionale che potranno aiutare la Fiorentina a crescere: siamo un bel mix adesso là in mezzo."
Su Chiesa e Milenkovic e il mercato: " Sono vicende che riguardano la società: io li vedo lavorare al massimo"
Sul rinnovo:"Credo da tempo nel progetto e non è un caso che abbia un contratto lungo. Ci sarà tempo per il rinnovo, adesso penso solo a giocare, a dare tutto per questa maglia, e ad aiutare la squadra. Le parole del presidente mi fanno enormemente piacere, lui è una persona speciale che tiene tantissimo alla Fiorentina e vuol farla crescere sempre di più. Quindi sentirgli dire certe cose è motivo di orgoglio.".
Su Ribery: "Lo abbiamo ritrovato come l’abbiamo lasciato, sul pezzo. Franck è sempre super motivato, ha grandissima voglia di ricominciare e incantare con le sue giocate. È un esempio in campo e fuori”.
Sulla Fiorentina: “Mi intriga questa Fiorentina. Credo fortemente nella nostra squadra e penso che se daremo tutto e rimarremo compatti potremo regalare soddisfazioni ai nostri tifosi. Cosa spero?Che tutto vada per il meglio e la Fiorentina possa stare in alto: ce lo meritiamo. Poi a giugno mi piacerebbe vestire l’azzurro”.
Sul un futuro da capitano: “Sarebbe bellissimo, ho sempre detto che per me ripercorrere anche solo metà della carriera di Antognoni sarebbe un sogno. Quindi, perché no?”.
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