Beppe Iachini è il nuovo allenatore della Fiorentina. Abituato a subentrare in corsa e a gestire squadre in situazioni di classifica complicate, Iachini torna a Firenze dove ha vestito la maglia viola dal 1989 al 1994 con un contratto di 18 mesi. Presenti insieme a Iachini, Daniele Pradè, Joe Barone, Giancarlo Antognoni e Dario Dainelli. Queste le parole in sala stampa. Conferenza stampa di presentazione di Beppe IachiniJoe Barone: "Mi scuso per il ritardo. Ero appena atterrato e c'era un incidente. Un saluto da Rocco, la moglie e suo figlio a tutti. Ringraziamo Montella. Una scelta dolorosa ma necessaria. Occorreva una scelta importante. Beppe Iachini è la persona giusta per rimanere legati ai nostri tifosi. Sappiamo che dobbiamo intervenire nel mercato di gennaio per migliorare la rosa. Abbiamo massima fiducia in Daniele Pradè. Iachini la scelta giusta? Fa parte del nostro percorso. Domani faremo una riunione per capire dove intervenire. Ci sono tante cose che Iachini dovrà valutare. Beppe Iachini fa parte del nostro percorso. Settore giovanile? A gennaio facciamo l'annuncio del nuovo responsabile del settore giovanile. Il futuro per la Fiorentina è il nostro centro sportivo. Per la Fiorentina la Toscana è un mercato importantissimo. Stiamo lavorando per costruire una Fiorentina, una volta aperto il centro sportivo, per aprire le porte a questi talenti". Daniele Pradè: "Ho in mente molte cose su Montella. Da quando in una stanza pensavamo che sarebbe diventato allenatore. Era il 2009. Dopo neanche un anno con i Giovanissimi, l'ho voluto in Prima Squadra. Ricordo la telefonata con Lo Monaco per il Catania. Ricordo la ripartenza nel 2012. Furono anni bellissimi. Ci siamo ritrovati qui e ora le nostre strade si dividono. Capisco la sua delusione ma affetto e stima restano immutati. Quando si esonera un allenatore le colpe vanno divise. Ci sono stati degli sbagli anche da parte mia. Ora si riparte. Adesso voglio vedere una reazione. Obiettivi? Dai nostri calciatori voglio consapevolezza. Nessuno di noi si aspettava questa classifica. La consapevolezza è che adesso ogni partita deve essere una battaglia. Il contratto? 18 mesi di contratto. Centrocampo? Non è questione di centrocampo e difesa. Quel che posso dire è che sento fortemente la responsabilità, nei confronti della società e dei tifosi. Farò il possibile per portare più situazioni sul tavolo. Vorrei che il mister valutasse bene la rosa. Sono 30 anni che faccio questo lavoro. Darò il massimo perché capisco la delusione di Commisso. Anche io sono sotto esame. Punta? Oggi ci mancano i goal. Puntiamo molto su Vlahovic, valuteremo Pedro. Il mercato di gennaio è molto difficile. Non abbiamo una priorità. Il mercato di gennaio si apre piano piano e bisogna essere pronti a cogliere le opportunità". Beppe Iachini: "Faccio un in bocca al lupo a Montella. Gli auguro le migliori fortune. Sono molto felice di essere tornato in quella che considero la mia seconda casa. Ho un grande rapporto con i tifosi che mi hanno sempre ricordato anche quando sono tornato qui da avversario. Se sono qui è per ripagare la stima della città e della società. La mia parola è lavoro. Lavoro, lavoro, lavoro. Chiedo attaccamento ai nostri valori e professionalità. Sono convinto che abbiano questi valori. Siamo pronti a rimboccarci le maniche con la volontà di ripartire. Un saluto affettuoso alla città. Cosa posso portare? Per il mio bagaglio voglio dare una mentalità di gioco e un'organizzazione di reparto e di squadra. Essere sempre squadra, in casa e fuori. Non ho la bacchetta magica ma con il lavoro voglio arrivare a far sì che la squadra abbia la mentalità giusta. Alcune idee me le sono fatte. Devo andare a tirare fuori ciò che i ragazzi hanno dentro. Lavoro? Non sono tanto per le vacanze (ride, ndr). Il modulo? Non sono integralista. Contano le caratteristiche dei giocatori. Questa rosa ha qualità. Tutti i moduli possono essere giusti o sbagliati. Dipende dall'atteggiamento. Mi riservo di vedere i ragazzi sul campo e fra qualche giorno sarò più preciso. Chiesa? Ho parlato con lui nelle feste di Natale. Ho visto tutte le situazioni. Chiesa è stato al campo con me. Ha rinunciato alle vacanze di Natale: è la dimostrazione che è un ragazzo di sani principi. Può interpretare diverse posizioni in campo. Obiettivo? Non mi pongo obiettivi primari e secondari. La realtà è questa. Non mi piace la classifica. L'obiettivo è fare più punti possibile. Cercheremo di arrivare più in alto possibile. Cerchiamo di capire subito quali sono i problemi di una squadra che deve scalare posizioni. La scelta di Firenze? Come tutti gli allenatori ho fatto gavetta. Dovunque sono andato ho cercato di dare mentalità e organizzazione. Allo stesso tempo abbiamo avuto la fortuna di andare a valorizzare tanti giovani. Affronto con piacere questa sfida perché torno in un ambiente al quale sono legato. Firenze mi è rimasta nel cuore. La ripresa degli allenamenti? Alla vigilia di Natale ho parlato con tutti i giocatori. Nove giorni è come...arrivare in Alaska. Gli ho voluto dare un programma di lavoro anche durante le feste. Sono sicuro che potremo fare un bel percorso. Ci sono tante qualità poi ci sono certe annate che prendono determinati percorso. Oltre alla qualità ci serve anche la personalità. Fare i giocatori quando si vince è facile, il calciatori si vede dopo le sconfitte. Mercato? Servirà rendere la squadra più omogenea. Staff? Camillo Giuseppe come secondo, Fabrizio Tafani, preparatore atletico, Vincenzo Mirra, collaboratore esterno e di Alberto Aquilani, ultimo ma non ultimo, che ho voluto inserire nello staff. Ho avuto tanti messaggi da ex compagni: è stato come ritrovarsi in un posto dove sono stato bene. Mi ha colpito molto il sindaco di Firenze che mi ha accolto dandomi il benvenuto in città. Dove lavorare? Non tocco mai il risultato di altri. A Sassuolo sono subentrato e abbiamo avuto una media da Europa, da Empoli sono uscito che la squadra era salva. Andrò a lavorare sotto l'aspetto fisico e psicologico. I ragazzi devono essere pronti affinché la squadra sia sempre più figlia dell'allenatore. Pedro? Un ragazzo che ho visto in questi giorni. Aspetto di vederlo sul campo. Non dimentichiamo che viene da un infortunio. Prendo l'esempio di Del Piero per far capire quanto incidono questi infortuni. Andremo con lo staff a fare valutazioni fisiche. Dopo queste potrò dare risposte precise sul suo percorso. Giovani? I giovani sono sempre una risorsa per una squadra e una società. Ci sono anche dei giocatori esperti in questa rosa. Il nostro obiettivo è creare una squadra, al di là di giovani e meno giovani. Per quella che è la mia visione di gioco è una maggiore omogeneità. Castrovilli? Premesso che è un centrocampista di qualità e deve accompagnare l'azione. Con me i centrocampisti hanno fatto sempre molti goal. Voglio equilibri. La forza di una squadra è anche nelle reti fatte dai centrocampista. Un centrocampista vero è quello che ha a fine stagione 7,8 goal. Castrovilli può fare molti goal. Ribéry? Non ero riuscito a contattarlo e mi ha richiamato lui. Nel campo e nello spogliatoio è una risorsa. Altre proposte? I contatti con la Fiorentina sono partiti dopo la gara con la Roma. Già durante il campionato erano arrivate proposte da altre di Serie A, da squadre straniere, anche una Nazionale. Ringrazio per le offerte. Non pensavo alla Fiorentina perché credevo che avrebbe avuto un percorso diverso. La chiamata della Fiorentina mi ha fatto molto piacere. Zurkowski e Lirola? Zurkowski è un giocatore che conosco. Ha delle potenzialità con il pensiero che possa crescere ulteriormente. Fa intravedere delle buone prospettive. Con Lirola ho condiviso un buon percorso al Sassuolo. Sono convinto abbia le personalità per esprimersi al meglio. Si tratta di un ragazzo molto buono. Deve diventare un po' ignorante". 17.58 termina la conferenza stampa di presentazione. Un caro saluto a tutti i lettori di FiorentinaUno.  
CECCARINI: “La Fiorentina sarà tra le protagoniste di questo mercato. Ecco i nomi del mercato viola...”
FOTO-SOCIAL, Caceres si allena in Uruguay già pronto per il rientro a Firenze

💬 Commenti