Il capitano della Fiorentina Women’s Alia Guagni ha parlato così durante una diretta Instagram sui canali social della Fiorentina: “La quarantena procede bene, tranquilla. Mi piace cucinare, e anche assaggiare, ma non ditelo al nutrizionista! Allenarsi online è diverso, non c’è il pallone, ma ci stiamo impegnando tantissimo: io integro gli allenamenti on la Fiorentina ad altri che svolgo a sola, cercare di rimanere in forma è fondamentale. Astori? Rimane sempre con noi, era speciale e non l’ho conosciuto quanto avrei voluto. So per certo che ha dato tanto al calcio e a Firenze, è un esempio da seguire. Il calcio femminile era in crescita, adesso è tutto in standby, e ci saranno tantissimi disagi soprattutto per noi che siamo ancora dilettanti. Noi dobbiamo lavorare, il livello si è alzato e ci sono più squadre da battere, è giusto così. Manca un po’ di cattiveria, lavoreremo sulla mentalità. Avremo entusiasmo al rientro, questo è sicuro. All’estero la giocatrice che mi ha messo più in difficoltà è Miedema, dell’Arsenal, ci giocherei molto volentieri insieme. In Italia Cernoia, della Juve. Smettere? Il più in là possibile. E vorrei rimanere nel calcio e a Firenze, se mi verrà permesso. Vorrei dare il mio contributo anche dopo. Idolo da bambina? Batistuta. Adoro fare assist, meglio anche del gol. Io migliore calciatrice italiana? Come sempre, viene dalla squadra, ma a livello personale è stato emozionante. E una bellissima occasione per mettere un bel vestito! Quanto alla Supercoppa dell’anno scorso, per arrivare a vincere qualcosa c’è bisogno di lavoro quotidiano e sacrificio, tantissime componenti che poi portano a baciare la coppa. Ogni istante del Mondiale è stato stupendo, in particolare il countdown prima dell’esordio con l’Australia e il gol all’ultimo minuto di Barbara Bonansea. Il titolo italiano 2017? Ricordo i brividi prima di entrare in campo, era un sogno da piccola e l’emozione di vincerci un campionato è impareggiabile. Invece la traversa contro la Juventus a marzo dell’anno scorso non la ricordo volentieri. E questo in una giornata memorabile per il calcio femminile, un peccato non sia entrata”.
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