Nella giornata di oggi sono arrivati altri nuovi (illustri) contagi all’interno del mondo del calcio. Da Dybala terzo juventino dopo Rugani e Matuidi, ai primi casi all’interno del mondo Milan con Paolo e Daniel Maldini entrambi risultati positivi nella tarda serata, come comunicato ufficialmente dai rispettivi club di appartenenza. Insomma il virus ha colpito anche all’interno del mondo calcistico internazionale e, più in generale del mondo sportivo, come testimoniato dall’NBA con i primi casi riscontrati già agli albori della Pandemia. Nessuno è immune questo il messaggio che arriva, se già non lo si fosse capito prima, dalle nuove positività delle ultime ore. In casa Fiorentina, una delle prime squadre ad aver riscontrato più di un contagiato all’interno del proprio organico, al momento il numero dei contagi è rimasto ai circa 10 già comunicati anche dallo stesso patron viola Rocco Commisso. La situazione è grave, ecco perché parlare di una ripresa del campionato e di un ritorno all’attività nei centri sportivi in tempi brevi al momento sembra essere assai superfluo. Il calcio ripartirà solo quando la situazione a livello sanitario verrà risolta definitivamente, questo quanto andrebbe fatto filtrare dai piani alti del mondo calcistico, da dove invece arrivano continuamente voci di possibili date e addirittura comunicati di società che fissano a marzo date per la ripresa degli allenamenti. Ormai non è più accettabile dal mio punto di vista che anche in una situazione di totale emergenza a livello globale come questa si provi ad anteporre il proprio tornaconto economico alla salute delle persone. Per fortuna di esempi postivi ce ne sono molti anche all’interno dello stesso mondo del pallone, basta vedere l’iniziativa di casa Fiorentina ma anche le varie raccolte fondi fatte partire sia da altri club calcistici che anche dagli stessi giocatori. Adesso è il momento di resistere e continuare a lanciare iniziative di sostegno economico nei confronti degli enti ospedalieri sperando che tutto questo si possa risolvere il prima possibile, poi ci sarà tempo e modo di pensare anche al calcio. 
GIUSEPPE CONTE: "Chiusura di ogni attività produttiva non essenziale su tutto il territorio nazionale"
RASSEGNA STAMPA, Le prime pagine dei quotidiani sportivi di oggi

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