Questa mattina la 'commissione provinciale di vigilanza sui Locali di pubblico spettacolo' ha omologato la capienza del Franchi. A quanto riferisce il Comune di Firenze il risultato è stato possibile, anzitutto, grazie alla conclusione della campagna di indagini, saggi, campionature e della attività di studio e ricerca da parte degli esperti della direzione servizi tecnici del Comune che hanno lavorato in collaborazione con il dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Firenze. Le indagini eseguite, e la ricostruzione di un modello informatico verosimile, hanno quindi permesso di simulare il comportamento della struttura non solo sotto le azioni dinamiche di un sisma, ma anche con il carico massimo degli spettatori in ogni settore, le cosiddette 'condizioni statiche'. Terminata la prima fase di restauro è stato, pertanto, ufficialmente redatto il certificato di idoneità statica decennale dell’impianto, che ha stabilito una capienza di 41.456 posti (1.662 in meno rispetto a quella originaria). LE PAROLE DI NARDELLA - "Ringrazio la direzione servizi tecnici e il dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Firenze perché con il loro lavoro abbiamo a disposizione uno studio importante che ci ha permesso per la prima volta, in quasi novant'anni, di conoscere a fondo l'opera di Nervi. Abbiamo mantenuto la promessa fatta a febbraio: avevamo detto che avremmo iniziato subito i lavori e abbiamo intanto terminato la prima fase di restauro. Ora lo stadio sarà fruibile praticamente al massimo. Il risultato raggiunto è anche un messaggio positivo e di speranza in un un momento così drammatico per la vita di tutti noi: quando le condizioni lo consentiranno, il Franchi sarà pronto per accogliere non solo le partite della Fiorentina ma anche le più grandi manifestazioni".  
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