FEMMINILE, Vigilucci: "Contro la Florentia sarà una partita dura, sono rognose. City? Partita che ci fa crescere"
È stata intervistata dai microfoni di Radio Toscana la centrocampista viola Valery Vigilucci. Tra le varie tematiche toccate nel corso del noto programma radiofonico "Artemio", la giocatrice ha commentato quello che sarà il prossimo match contro la Florentia e l'impegno in Womens Champions League contro il Manchester City:
"Dove ho cominciato? Ho iniziato a Volterra dove sono nata. C'era questa squadra dove giocava mio cugino, una volta venne a chiedermi di giocare con lui. Mio padre era titubante all'inizio, ma poi andò tutto liscio. Da lì a 15 anni non ho più smesso. Ruolo mio? Sempre giocato esterno tutto fascia. Cincotta mi ha fatto provare a fare anche il ruolo di centrocampista. Il ruolo di tutto-fascia è abbastanza pesante. Calcio femminile verso il professionismo? Sicuramente è molto importante, non può essere un punto di partenza perché dobbiamo sempre pensare a migliorare. Rispetto alle altre nazioni siamo abbastanza indietro, ma credo sia normale. Sarà molto importante avere il Centro Sportivo nuovo, per esempio, per potere lavorare al meglio. Nazionale femminile? Sempre importante, uno ci pensa sempre. Il primo pensiero, tuttavia, è fare bene con la Fiorentina. Se poi uno riesce ad andare anche in Nazionale fa sempre piacere, ma prima la Fiorentina in testa. Derby contro la Florentia? È sempre un derby, è una partita abbastanza sentita. Negli anni scorsi non sono mai state partite facili, anzi molto combattute. Mai prenderla sottogamba come all'andata che stavamo rischiando, ma poi abbiamo vinto 3-2. Loro sono molto rognose. Noi dobbiamo puntare al punto più alto della classifica. Champions League? Col City è una di quelle gare che ti fa crescere molto. Sicuramente sarà difficile, ma noi cercheremo di fare il possibile, sviluppando il nostro gioco ed imponendo la nostra identità. Quel mio goal in Champions qualche anno fa? Ero titolare, uno dei primi ricordi che ho. È stata una cosa avvenuta un po' per caso. Le nostre due dovevano andare sul primo palo ma erano in ritardo ed avevamo sbagliato lo schema... Dani (Daniela Sabatino, ndr) mi ha visto, me l'ha passata e io non ci ho pensato due volte in mente dicendomi: "Io tiro". E poi uscì quel gol meraviglioso, era il mio primo con la Fiorentina e fu bellissimo. Come sono fuori dal campo? Abbastanza tranquilla, non sono una persona molto espansiva ma molto vivace stando nel suo. Riservata e tranquilla. In campo mi trasformo, la Team Manager Elena certe volte mi doveva fermare perché vedeva il mio sguardo cambiare e aveva un po' paura"
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