FIORENTINA, Le 5 curiosità sulla sfida del Dall'Ara
Museo Fiorentina presenta le 5 curiosità sul match di domenica, ovvero Bologna-Fiorentina:
1. La Fiorentina è stata ospite del Bologna per 76 volte: 19 vittorie, 28 pareggi, 29 sconfitte con 91 reti fatte e 96 subite. In serie A ci sono state 68 partite: 16 successi, 27 pareggi e 25 sconfitte con 79 gol segnati e 82 incassati. Una gara è stata giocata in Divisione Nazionale, vinta dal Bologna per 3-0. Sei gli incontri in Coppa Italia con 2 successi viola, 1 pareggio e 3 sconfitte, 10 le reti fatte e 10 quelle subite; un incontro, vinto dalla Fiorentina per 2-1, anche nel Torneo Anglo-Italiano.
2. La partita più drammatica è stata quella giocata il 13 dicembre 1981. La Fiorentina arrivava a Bologna due giornate dopo l’incidente subito da Antognoni in Fiorentina-Genoa. La Fiorentina doveva rinunciare anche al mediano Casagrande, ma voleva vincere a Bologna. I rossoblu erano nella parte bassa della classifica, fra di loro il giovanissimo Roberto Mancini, al suo primo campionato in serie A. Al primo minuto Eraldo Pecci, cresciuto proprio nel Bologna, tirò da fuori area, battendo il portiere Zinetti. Piero Pasini, la voce bolognese della RAI per “Tutto il calcio minuto per minuto”, prese la linea e raccontò il gol, fu il suo ultimo intervento. Pochi minuti dopo il coordinatore della trasmissione, Roberto Bortoluzzi, comunicò che gli aggiornamenti della gara sarebbero stati forniti dallo studio, a causa di un malore che aveva colpito Pasini. Sarà lo studio a dare la notizia del secondo gol viola, segnato da Miani al 68’, che fissò il risultato: 2-0 per i viola e primo posto in classifica con gli stessi punti di Juventus, Roma e Inter. Ma, a fine partita, la notizia che Pasini era morto, gelò tutti. Il cronista morì, a causa di un infarto, nella “sua” postazione del “suo” stadio.
3. Un Bologna-Fiorentina che merita di essere ricordato è quello del 27 novembre 1977, terminato 1-0 per i viola grazie al gol di Orlandini all'87'. Giornata invernale al Comunale di Bologna caratterizzata da una forte nevicata che aveva imbiancato le gradinate, con due squadre invischiate nella bassa classifica già alla nona giornata. Viola ultimi con soli 3 punti, reduci dal rovescio interno col Vicenza di Paolo Rossi; felsinei penultimi con 4 punti reduci della sconfitta subita dal Milan (rigore di Rivera al 50') futuro campione d'Italia. Capirete come "quel" derby dell'Appennino rivestisse un'importanza che andava ben al di là della normale rivalità storica. Due curiosità per cominciare: sulla panchina bolognese sedeva Bruno Pesaola allenatore gigliato del secondo scudetto, in porta per la Fiorentina il giovanissimo (19enne) Giovanni Galli. Il ragazzo, nato a Pisa, aveva esordito in serie A nella sfortunata trasferta di Torino contro la Juventus e, da quel 27 novembre, prenderà i galloni di titolare per non lasciarli più. Passiamo alla cronaca: partita tesa, nervosa, senza grandi sussulti fino a tre minuti dalla fine quando Antognoni s'invola sulla sinistra, prova il cross... ribattuto, prova di nuovo (sempre di destro) fino a pescare "Birillo" Orlandini in mezzo all'area: colpo di testa all'angolo ed il portiere bolognese Mancini è battuto. Festa grande in casa viola, rabbia (mista a delusione) in casa rossoblù, con i tifosi bolognesi che si sfogano scagliando palle di neve sui propri beniamini al rientro negli spogliatoi. La stagione prosegue sulla stessa falsariga e si concluderà, per entrambe le squadre, con una faticosa salvezza raggiunta all'ultima giornata.
4. Curioso incrocio di panchine tra Bologna e Fiorentina. Se Iachini esordì sulla panchina viola alla 18esima giornata del campionato 2019-2020 (sostituiva Vincenzo Montella) proprio a Bologna, pareggiando per 1-1 (Benassi nel primo tempo, pareggio di Orsolini al 94'), l'attuale allenatore del Bologna Mihajlovic ha un passato recente sulla panchina gigliata. Il serbo, infatti, fu il successore di Cesare Prandelli all'inizio della stagione 2010-2011 conducendo i viola per una stagione e mezzo: esattamente fino al 6 novembre 2011 quando, perdendo a Verona contro il Chievo, fu sostituito da Delio Rossi. Esperienza contraddittoria la sua in riva all'Arno, con un nono posto nella stagione 2010-2011 e (appunto) l'esonero nella successiva. A proposito di Cesare Prandelli, sulla panchina gigliata fino al 21 marzo 2021 (sostituito da Beppe Iachini), il figlio Nicolò è uno dei tre preparatori atletici di Mihajlovic, insieme a Massimiliano Marchesi e Stefano Pasquali. Da qualsiasi parte la si guardi Bologna-Fiorentina non ha un inizio e non ha una fine: è storia, tradizione, rivalità. Bologna-Fiorentina è un derby, il derby dell’Appennino... e questo basta e avanza.
5. L’ultimo successo della Fiorentina a Bologna (2-1) è del 4 febbraio 2018 (23a giornata del campionato di serie A). Fu un match caratterizzato da un evento stranissimo: un doppio gol “olimpico” (realizzato direttamente calciando il corner) nel primo tempo. La prima realizzazione è di Veretout che sorprende il portiere bolognese Mirante (a cui la Lega attribuisce l’autorete), ma pochi minuti è Pulgar a segnare per i rossoblù, sfruttando un’incertezza del portiere viola Sportiello. A decidere la partita è Chiesa: la gara dei gol segnati direttamente da calcio d’angolo viene decisa da un gol su azione. Dei giocatori gigliati in campo sono rimasti in viola soltanto Milenkovic e Biraghi, mentre di quelli che sedevano in panchina sono ancora nella Fiorentina Dragowski, Eysseric e Olivera.
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