La Fiorentina è ancora ferma al primo tempo giocato contro il Sassuolo: sui canali social. Forse anche con la testa. Ciononostante, questa sera al Bentegodi i viola proveranno a fare tabula rasa per cercare di ripartire più affamati di prima: tra silenzi rumorosi e comunicazione più confusa che mai.
Sì, la Fiorentina è in silenzio stampa da domenica sera. Ed in ritiro. Una scelta sì rispettabile ma che, forse, sarebbe stato meglio perpetrarla in altri tempi non sospetti. Non ora a sette partite dalla fine (Super League permettendo) di questo campionato. Il motivo starebbe nel pensiero, pluricondiviso, che questa costituisca un'arma a doppio taglio. Da un lato potrebbe accrescere concentrazione e determinazione nei viola, tra moti d'orgoglio (gli ennesimi della stagione) e quant'altro. Ma dall'altro potrebbe solo generare ulteriore sgomento e confusione in quest'ultimi. Come sta accadendo, per esempio, sui canali social ufficiali di ACF: su quelli Facebook per la precisione. Alle ore 18.52 del 17 aprile i viola rientravano negli spogliatoi del "Mapei Stadium" in vantaggio per 0-1 contro il Sassuolo. E sul profilo Facebook ufficiale ACF venivano informati i tifosi a riguardo con il solito "half-time post". Bene, noi sappiamo come sia andato a finire il match: il Social Media Manager viola, evidentemente, no. Nessun post pubblicato successivamente, come di consueto, per il risultato finale della gara: quello del full-time. Solo una foto di uno sconsolato Franck Ribery, ma sul canale Instagram. Poco male. Vista l'amarezza di quel 3-1 subìto in rimonta, risulta più che plausibile e tollerabile una dimenticanza in tal senso. Anche se la zappa sui piedi se l'erano già buttata da soli i giocatori sul campo: bastava e avanzava. Ma ecco che, il giorno dopo, la selezione Primavera viola giocava contro quella del Cagliari. Sempre su Facebook vengono pubblicate, come di norma, la formazione ufficiale schierata da Aquilani e, dopo 45 minuti, un post con il risultato del primo tempo (2-1 per i sardi, ndr). Poi, di nuovo, il nulla più totale. Non si hanno tracce del risultato finale del match. Ve lo diciamo noi: un sonoro 5-1. Un doppio errore di comunicazione, se così si può definire, che non è di certo sfuggito a qualche tifoso fiorentino il quale, bonariamente, invitava gli amministratori della pagina, nella sezione dei commenti, a "darsi una svegliata". Un segnale, insomma, che una certa "confusione" pervada sconfinata in Viale Manfredo Fanti. In un settore, quello comunicativo, nel quale gli amministratori gigliati s'erano sempre contraddistinti. Confermandosi spesso precisi e puntuali. Un bailamme che, in un certo qual modo, si rispecchia nell'attuale momento vissuto dai viola. Un garbuglio che il tifoso gigliato si augura possa sciogliersi già questa sera contro l'Hellas Verona, per esempio, e contro Ivan Juric: il desiderio proibito di Daniele Pradè. E’ pensiero comune che quest’ultimo avesse già chiuso a suo tempo col croato per la stagione corrente. Poi sarebbe saltato tutto a favore della nota meritocrazia. E questa sera, dunque, al tifoso fiorentino non resterà altro che osservarlo sull’altra panchina, con lo stemma scaligero cucito sul petto, con la speranza che per una sera, una soltanto, il Verona non faccia il Verona. E con l’ottimismo che, questa volta, potremo sapere sui social come andrà a finire il match.
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