Ricaricare le pile e sfruttare la pausa nazionali. Uno stanco Cesare Prandelli si reinventa Re Mida e rimpreziosisce Eysseric e Vlahovic: per la gioia di Commisso. Se le prestazioni dovessero continuare sulla falsa riga di quelle messe in atto contro Benevento e Milan, ci sarebbe da dormire tra due guanciali.
Al di là della sconfitta rimediata contro i rossoneri, ingiusta, a Cesare Prandelli, in queste due settimane di pausa, non resterà altro che riposarsi: con la convinzione di averla fatta, nuovamente, giusta. Per ben due volte. Nello specifico, Dusan Vlahovic e Valentin Eysseric sono i due veri acquisti fatti in questa stagione. Non Kokorin. Non Malcuit oppure ancora Callejòn (impensabile arrivare a dovere affermare questo). Il lavoro svolto con il centrocampista francese, in particolar modo, ha messo alla luce le qualità restauratrici del mister. Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti da un bel pezzo. Basti prendere in considerazione soltanto l’oscillazione tenuta dal valore di mercato di Valentin. Secondo dati transfermarkt.de, il cartellino del francese ad inizio stagione con Beppe Iachini, che lo aveva relegato ai margini del progetto, valeva poco meno di 700 mila euro. Adesso, come minimo, le proiezioni ci indicano il doppio di quest’ultimo salendo fino ad un massimo di 1,30 milioni di euro. Una cifra importante tenendo conto che la Fiorentina potrebbe trarne giovamento in primis nel presente, grazie alle buonissime prestazioni del giocatore. In secundis, per una futura rivendita delle prestazioni di quest’ultimo. Dunque, non si perderebbero invano dei ricavi che sembravano, ormai, gettati via alle ortiche. Immaginandoci che a fine stagione la rifondazione di alcuni ruoli chiave in società sarà effettuata, pare inevitabile che venga effettuato qualche cambio anche a livello tecnico in mezzo al campo. Una visione, questa, che il popolo viola auspica non riguardi, tuttavia, anche l’altra pepita d’oro trasformata da sir. Prandelli. Sì, perché Vlahovic, lo si sente da settimane ormai, è inseguito (ovviamente) da mezza Europa che conta. In particolar modo il Red Bull Lipsia starebbe tallonando attualmente la rincorsa del Borussia Dortmund e la cifra minima da doversi, eventualmente, sborsare si aggirerà intorno ai 40 milioni di euro. Vogliamo farci due risate? A dicembre 2019 il valore del cartellino del centravanti serbo era di solo 1,25 milioni di euro. Questo per capire che, nonostante tutte le cadute ed i colpi incassati in faccia dai viola quest’anno, Cesare Prandelli l’ha fatta grossa: di nuovo. Come quella volta che in Nazionale maggiore aveva messo Pirlo, Diamanti e “Pepito” Rossi a battere i calci di punizione verso la fine di un allenamento. I portieri erano già tutti sotto la doccia ed allora il mister aveva preso in prestito dall’Under16 un certo Alex Meret. Quel sedicenne sbarbatello non ne aveva fatta passare una: oggi è a guardia dei pali del Napoli. Che possano, dunque, essere queste le prime avvisaglie di un futuro tutto da scrivere come Direttore Tecnico per l’allenatore lombardo? E, perché no, proprio alle spalle di Viale Manfredo Fanti? L’occhio c’è, le capacità pure. E quella stanchezza provata, molto più spesso del solito di recente, magari potrebbe portare il nostro Cesare a farci su più di un pensierino: posticipati, ovviamente, a fine maggio. Con la salvezza.
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