Commisso a tutto tondo: "Viola Park, Nico, Vlahovic, Stadio Franchi, vi dico tutto"
L'intervista al presidente della Fiorentina su molti temi d'attualità e del passato
In un'intervista concessa al Corriere Fiorentino, Rocco Commisso ha parlato di tanti temi legati all'attualità e al recente passato della Fiorentina, tra cui il bellissimo Viola Park, la delicata questione stadio Franchi e alcune dolorose cessioni come quelle di Nico González e Dušan Vlahovic alla Juventus:
Rocco Commisso a 360 gradi: sul Viola Park e sullo stadio Franchi
Se sono felice del Viola Park? Abbiamo fatto molto, molto di più di quello che avevamo in mente: è che, quando qualcuno ti presenta una cosa bella, è difficile dire di no. Il risultato è qui da vedere: il Viola Park resterà per sempre, credo sia il più grande regalo che io potessi fare alla città […] Fino a oggi abbiamo speso 430 milioni per acquistare la Fiorentina, aggiungendo ogni anno giocatori e creando il Viola Park. Un investimento molto, molto più alto di quando abbiamo comprato la squadra. La mia non è una critica, sia chiaro, ma nessuno ha speso come noi in questi 5 anni, né i Della Valle, né i Pontello, né i Cecchi Gori messi insieme. Ne sono orgoglioso. Quando mi chiederanno “che cosa hai fatto per Firenze?” risponderò “guarda cosa ho fatto, ho speso tutti questi soldi per fare di Firenze, sportivamente parlando, una città all’avanguardia.
Sulle battaglie per lo stadio Franchi
Se capirò un giorno la burocrazia italiana? Mai! In America, se rispetti le regole, c’è molta più libertà di agire. Alla Mediacom ogni anno investiamo 400 milioni di dollari e non ci vengono a dire serve questo permesso, quest’altro, questo ancora. Facciamo quello che si deve fare e andiamo avanti. Poi, se dovessimo infrangere le regole, è ovvio che verrebbero a chiederci conto. In Italia, invece… […] Io non capisco perché in Italia gli stadi debbano essere di gestione dei Comuni. Io invece penso che debbano essere gestiti dai club […] Incontri col Comune? Io non voglio mettere soldi, però se c’è la possibilità di fare qualcosa e di farla presto, se ne può parlare […] Dario Nardella ora non è più sindaco, ma abbiamo parlato diverse volte, abbiamo inoltrato documenti, abbiamo mandato proposte all’amministrazione. Tra ottobre e novembre dello scorso anno abbiamo presentato a Nardella una proposta di sostegno nella realizzazione di quello che era il progetto completo dello stadio, perché il Comune non aveva e probabilmente non ha ancora tutti i fondi per farlo, in cambio di una concessione lunga, della gestione, dell’affitto...Non abbiamo mai ricevuto una risposta ufficiale. Le nostre richieste? «Le solite: un cronoprogramma, non solo per questa stagione ma anche per le stagioni future, e la possibilità di continuare a giocare al Franchi. Una volta che ci presenteranno cronoprogramma, costi, tempi, allora ci si siede di nuovo al tavolo per capire come si può fare tutto meglio e possibilmente più in fretta […] Se c’è l’opportunità, se si fa in fretta, e se il controllo totale dello stadio sarà della Fiorentina, con una concessione lunga, per gestire marketing, costi, ricavi... be’, potremmo metterci attorno un tavolo per vedere se potremo aiutare a finire questo progetto. Se non si arriva al punto in tempi brevi per la Fiorentina sarebbe un disastro.
Sugli addii di Vlahovic e Nico
Dusan aveva un’altra stagione di contratto. Il procuratore ci ha detto: o lo lasciate andare o resta fermo un anno e mezzo. Non avevamo altra scelta. Ho provato a parlare con lui, ma lui voleva fermamente andare alla Juventus, subito. Poi si è presentato a Torino dicendo “ho il Dna della Juve”... Però spiegarlo ai tifosi è difficile. E comunque mi sembra che alla Juventus Vlahovic non abbia ancora fatto grandi cose […] Nico? Io non volevo mandarlo via, ma che devo fare... Gli avevamo allungato il contratto. Poi quest’estate sono andato a trovarlo nel New Jersey nel ritiro della Nazionale argentina: Quarta è venuto a salutarmi, Nico è rimasto in camera. Forse era stanco...