Lanzafame: "Il Lech ha una tifoseria strepitosa. Jovic? Non lo riconosco, preferisco Cabral"
Davide Lanzafame, ex calciatore giramondo e oggi allenatore, ha parlato a Radio Bruno in vista della partita di questa sera tra Lech Poznan e Fiorentina
Davide Lanzafame, ex calciatore e oggi allenatore, sfidò il Lech Poznan con la maglia della Juventus. Quest'oggi è intervenuto ai microfoni de Il Pentasport di Radio Bruno commentando i temi più importanti della partita.
Queste le sue parole: "La gestione della Fiorentina è stata esemplare, Italiano ha avuto il tempo di trovare la soluzione ai problemi che affliggevano la rosa senza troppa pressione. Ora la squadra gira, anche con le tre competizioni, e giocatori come Cabral sono sbocciati. Le tre competizioni? Il calendario è complicatissimo, soprattutto per chi gioca in Europa e Conference League al giovedì, con il campionato subito a ridosso nel weekend. Si gioca tanto, i carichi di lavoro nei pochi allenamenti disponibili vanno alzati. Ma la Fiorentina mi sembra stia molto bene fisicamente.
Sul Lech Poznan: "La Juve fu eliminata dal Lech quando ci giocavo io. E' tutt'ora uno dei ricordi più strani che ho, in Polonia c'era un freddo intenso. Non abbiamo fatto un grande girone in quella competizione, oggi invece credo che la Fiorentina sia in grado di superare questo ostacolo. Mi ricordo che quella polacca è una tifoseria strepitosa, i viola dovranno gestire l'atmosfera con il possesso palla e non far prendere confidenza agli avversari".
Sull'attacco e Jovic: "Se devo essere onesto mi ricordo un giocatore mentalmente differente. Ora mi sembra diverso, mi sembra un po' giù. Io non ho mai amato, da attaccante, l'alternanza, mi serviva continuità. Vedo Cabral più pronto sotto tutti i punti di vista. Esterni? Nel 4-3-3 devono assicurare i gol, Italiano ha ragione, ma a me Ikoné piace, è più un assist-man. Lo step successivo è proprio arrivare a produrre più reti con le ali".