Ferrara: "Italiano non vede l’ora di lasciare la Fiorentina"
ll noto giornalista ha detto la sua in merito al rapporto tra il tecnico e la squadra
ll giornalista Benedetto Ferrara, sulle pagine de La Nazione, si è soffermato sul tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano.
ll valore di un ultimo trofeo
La filosofia è una materia molto affascinante. Dal Panta rei di Eraclito (tutto scorre, ma quasi mai in porta), al conosci te stesso socratico (ripreso da Nzola, che ha aggiunto “e poi sparisci nel nulla”), passando per l’hegeliana tesi, antitesi, sintesi, cioè mai una gioia, arrivando al “Meglio perdere subito che patire dopo” di Vincenzo Italiano, filosofo della Magna Grecia figlio del stoicismo resiliente davanti alle cessioni dei giocatori migliori e ottimista come un Leopardi in giornata no. Detto così sembra tutto molto triste, e invece no, perché l’utopia di un trofeo non è affatto da scartare, visto che resta ancora una Coppa che vale sempre un entusiasta “meglio che nulla” figlio della saggezza popolare di una città che non alza un trofeo al cielo dai giorni dei derby Assiri contro Babilonesi. Inutile nascondere il fatto che siamo tutti abbastanza costernati di fronte al fatto che il passato ci ha insegnato poco o nulla. Siamo come quei bambini che, dopo una marachella, fanno giurin giurello davanti alla mamma che sentenzia: “Giura che non lo fai più”, “Giuro mammina”
L'insofferenza di Italiano
Si, vabbè. D’altra parte sono in tanti a non veder l’ora che questa stagione abbia fine. Il primo è il tecnico, quello che voleva un esterno offensivo a gennaio ed è rimasto a bocca asciutta. Poi ha visto bene di annunciare il prossimo addio, cosa prevedibile a cui lui ha aggiunto le virgolette per la gioia dei sui critici e l’indifferenza di un gruppo che a fine stagione sarà più o meno dimezzato. Ora si parla di Italiano al Napoli, Italiano al Torino, Italiano al Bologna. Anche la Settignanese ci ha fatto un pensierino, e perfino L’Audace Galluzzo