Raffaele Palladino foto Facebook ACF Fiorentina
Raffaele Palladino foto Facebook ACF Fiorentina

Dovrebbe ancora averla vinta la difesa a tre in occasione della gara contro l'Empoli. Palladino non sembra voler rinunciare ai suoi principi, ma lui stesso dichiarò di non essere un'integralista e, dunque, non dovremmo sorprenderci di alcuni cambiamenti a gara in corso.

L'edizione odierna del Corriere dello Sport sottolinea  la situazione legata al modulo:

Quale modulo scenderà in campo al Castellani?

Da dove riparte la Fiorentina? Nel corso della settimana questo è stato forte argomento di discussione, perché è inevitabile dire come, per un motivo o per un altro, la Fiorentina ha ripreso e vinto la partita contro la Lazio tornando alla sua “tradizionale” difesa a 4. La domanda quindi ora è: al Castellani ripartirà dal 4-2-3-1 e dal sistema di riferimento più appropriato alle caratteristiche dei singoli e al gioco, oppure il tecnico campano ricomincerà ancora dal 3-4-2-1 che finora gli ha fatto sempre compagnia, ma negandogli i risultati che cercava?

Commisso e Palladino
Rocco Commisso e Raffaele Palladino (CREDITI ACF FIORENTINA)

In allenamento provati entrambi i moduli

La verità vera è che Palladino in allenamento ha provato entrambi i moduli, senza una preferenza specifica. La presunta verità è che domani ad Empoli la Fiorentina ripartirà dalla versione vista fino all’intervallo con la Lazio: quindi dalla difesa a tre, da due mediani come Bove e Cataldi che sappiano supportare e sopportare i due esterni di centrocampo, Dodo e Gosens, in modo da evitare che si creino spazi in cui gli avversari si possono infilare e fare male; da Gudmundsson (lui sì stavolta dal primo minuto) e da Colpani alle spalle di Kean

Verso Empoli, è il primo spartiacque: sfida complicata
Fiorentina, la vittoria al Castellani manca da 8 anni. E Kean quando vede gli azzurri..

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