CONFERENZA STAMPA, Prandelli: "La paura va sconfitta. La vittoria a Torino punto di partenza. Callejòn, Kouame, Quarta..."
Anno nuovo, vita nuova. La Fiorentina vorrà riprendere da dove aveva lasciato il 2020: dopo la roboante vittoria arrivata contro la Juventus per 0-3. E per la quindicesima giornata di Serie A TIM i viola affronteranno allo stadio "Artemio Franchi" di Firenze il Bologna di un ex tecnico viola: Sinisa Mihajlovic. Alla vigilia del match il tecnico Cesare Prandelli incontra i giornalisti via webstreaming nella consueta conferenza stampa prepartita. Ecco le parole dell'allenatore raccolte nella nostra diretta testuale:
Biraghi disse dopo la Juventus di aver fatto una grande prestazione all'epoca, ma se non arriva contro il Bologna è un problema. Cosa ne pensa?
"Sono d'accordo con lui. Da ora in avanti saremo giudicati in base a quella partita e dobbiamo spingere. Il Bologna è una squadra difficile e lo sarà anche la partita, giocheranno molto in verticale: in Serie A è la squadra che verticalizza di più."
La paura c'è ancora in squadra o è stata cancellata?
"Quando ottieni un risultato così inaspettato, la paura si indebolisce. Noi dobbiamo continuare così."
Com'è andata la ripresa? Il mercato la preoccupa? Può condizionare i giocatori?
"La ripresa degli allenamenti è andata benissimo, siamo pronti ad affrontare il Bologna. Il mercato condiziona tutte le squadre, non solo noi. Ma se uno è serio lo è fino all'ultimo secondo."
Borja Valero è il regista della Fiorentina o pensi ad altro?
"Con Borja in quella posizione possiamo alzare più gli esterni: quindi continueremo così. Chiaro, poi, che ci rapporteremo anche agli atteggiamenti avversari."
Suo figlio Nicolò contro al Bologna. Come la fa sentire?
"Il rapporto padre-figlio è profondo e ci sentiamo spesso. Nell'ultima settimana a dire il vero ci siamo sentiti poco, spero di consolarlo dopo aver vinto contro di lui,"
La prima gara dell'anno è una trappola? C'è scontentezza nel gruppo per via del poco minutaggio e del mercato?
"La ripresa è sempre un rischio, ma per tutte le squadre. Noi ci siamo allenati bene e mi auguro di vedere quello che abbiamo provato e proposto in allenamento. A Pradè ho espresso il desiderio di non allenare 28 giocatori, perché così è chiaro che ci sono gli scontenti e l'equilibrio è difficile trovarlo."
Lirola?
"La potenzialità è importante. Deve soltanto convincersi e togliersi un po' di timidezza nell'arco dei 90 minuti."
Mercato in entrata? Vorrebbe il colpo da 20 milioni di euro o più giocatori a poco?
"Con la società stiamo in perfetta sintonia. Dobbiamo prima sfoltire la rosa, poi abbiamo le nostre idee. Vorrei parlare del Bologna, squadra molto temibile."
Cosa teme di più del Bologna? Callejòn come sta?
"Temo una squadra che gioca insieme da più anni. È una squadra che non molla nulla, come il suo allenatore. Hanno determinazione e qualità. Complimenti a loro. Callejòn è un argomento per me molto delicato e rispettoso. È un giocatore che ha dimostrato di essere un maestro di tempi e di smarcamento. In questo momento il sistema di gioco è questo e può risultare svantaggioso per lui: è difficile per me metterlo in panchina."
Kouame?
"Kouame deve continuare a lavorare dal punto di vista tecnico. Deve soltanto lavorare e non pensare a nulla. Non è un problema per noi."
Igor? Conferme in arrivo?
"Igor è la dimostrazione che quando uno lavora e si impegna tutti i giorni fortifica il carattere. Abbiamo pensato fosse pronto e ce lo ha dimostrato. Tutto quello che ha se lo merita perché è un ragazzo serio. Questa squadra deve consolidarsi e trovare più determinazione nel ribaltare le azioni. Dobbiamo dare continuità, nessuna alchimia magica. Massima attenzione su quello che stiamo facendo."
Sta pensando a qualche accorgimento a centrocampo?
"Non dirò chi gioca, non lo dico mai. Il Bologna ha intensità di gioco, molta."
Dal punto di vista tattico cambierà qualcosa?
"Ogni partita è a sé. Non ci sarà la fotocopia. C'è sempre qualcosa di diverso nelle partite."
Lucas Martinez Quarta?
"Lucas per me è un titolare. È un ragazzo molto serio. Arriverà il suo momento, per me è un giocatore molto importante ed interessante. Ma al momento i sistemi sono consolidati ed i titolari in quel ruolo sono altri, ma in futuro vedremo come inserirlo."
Vlahovic più tranquillo rispetto a prima?
"Lui si sta allenando sempre con grande determinazione. Come ho già detto, a 20 anni non può essere completo. Migliorerà e maturerà sicuramente di più in avanti ed adesso si sta meritando il posto da titolare.
La vittoria a Torino sarà un punto di partenza? È già la svolta?
"La svolta arriverà più avanti con i risultati, una sola vittoria non basta. Saremo giudicati in base a quella partita, volendo nolendo. Perciò da qui in avanti dobbiamo dare continuità al nostro lavoro."
Termina qui la conferenza stampa.
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