Queste le prime parole del nuovo centrocampista della Fiorentina Arthur Melo che insieme al direttore generale Joe Barone ha parlato ai microfoni ufficiali viola.

Queste le sue parole:

Quanto sei contento?

Arthur: “Sono molto felice di essere qui, grazie a Joe e ai tifosi che si sono fatti sentire su Instagram". 

Lei Barone quanto è felice?

Barone: “Siamo super felici di portare un giocatore di questo livello alla Fiorentina e voglio ringraziare il lavoro fatto da Pradè e Burdisso che hanno speso ore e viaggi e poi siamo felici perché l'abbiamo seguito tanto e che il mister ha richiesto visto che è un play naturale”.

Cosa ti ha spinto ad indossare questa maglia?

Arthur: “La Fiorentina la conoscono tutti, è una bella squadra e c'è il centro d'allenamento più bello del mondo, non avevo mai visto questo. L'allenatore è bravo, mi piace la città, la preferita della mia fidanzata, e quindi io e la mia famiglia siamo molto felici. Ora dobbiamo lavorare per le vittorie. Nella visita con papà e mio fratello al viola Park abbiamo visto che p una cosa incredibile, una cosa bellissima, non manca niente. Ora bisogna solo lavorare”.

Viola Park un orgoglio?

Barone: “Siamo felici per le parole di un calciatore internazionale, fa piacere che viene riconosciuto quanto fatto e siamo super contenti. Ora stiamo lavorando sull'apertura dello stadio e presto avremo i tifosi visto che ne abbiamo bisogno visto il loro calore”.

Diversi campionati vissuti, cosa ti sei portato con te da dare alla Fiorentina?

Arthur: “Nei diversi campionati con mister differenti ho imparato tante cose che porto con me, aver giocato in questi campionati posso dire che conosco bene il calcio italiano e mi trovo bene e porto la voglia di imparare dai compagni e dal mister pronto per dare una mano e sono qui per lavorare e imparare con tutti".

Come nasce la passione per il calcio?

Arthur: “Quando avevo 4 anni mio papà gli piaceva il calcio e portava mie mio fratello a giocare a calcio e ne ho fatto di tutta la mia vita una passione che viene dopo la mia famiglia. Mi manca il mio paese, però la mia famiglia è qui con me e dove vado li porto con me e questa una cosa bella. La mia fidanzata non ha ancora visitato il viola Park, appena c'è tempo la porto qui. Dell'Italia mi piace il cibo, il migliore al mondo. In Italia è tutto bello, gente carina, un paese speciale”.

Arthur ha sentito il presidente?

Barone: “Si ieri in chiamata il presidente ha parlato con Arthur gli ha dato il benvenuto e sarà qui a inizio campionato per dare supporto a tutta la squadra”.

Tu e Cabral lo stesso nome, rischiate di confondervi?

Arthur: “Eh, questo è veramente un casino, perché il mister se grida Arthur e io che c'è? Non tu l'altro… Ecco dobbiamo metterci d'accordo altrimenti non capiamo niente. Ai tifosi dico grazie mille per il supporto avuto, tantissimi messaggi e conosco i tifosi quando ho giocato contro e ora felice di giocare per loro. Siete stati molto carini, e sono qui per vincere con voi. Vorrei indossare subito la maglia e giocare al più presto possibile”.

Firenze una grande famiglia

Barone: "Si, abbiamo lavorato per questo, con due stadi uno di 3mila posti dove presto ci saranno i tifosi così Arthur potrà capire l'affetto e il calore. Li possiamo chiamare l'Arthur il King l'attaccante e l'Arthur il Play che sarebbe il creativo che gestisce la palla. 

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