Salandin: "Berardi ormai non lo prendi più. Barone mi ha detto..."
Ai microfoni di Radio Toscana è intervenuto Stefano Salandin, giornalista di Tuttosport vicino alla Nazionale italiana ed esperto di calciomercato
Domenico Berardi non può più pensare di arrivare alla Fiorentina, ma guarda più in alto. Questo è quanto affermato da Stefano Salandin, giornalista di Tuttosport, esperto di calciomercato e vicino al mondo della Nazionale italiana. Tra le sue dichiarazioni:
“Nessun passo indietro da parte di Gravina o altri in FIGC? Che colpe ne ha lui? Sul momento del calcio italiano la situazione è la stessa di quando vincemmo gli Europei. Ad Abete ho contestato all'epoca delle sue dimissioni dopo Brasile. All'epoca c'era Prandelli, ora Mancini. Se li metti in condizione di lavorare bene… Non è che dopo ogni eliminazione il presidente della Federazione debba dimettersi. Ora carta bianca a Mancini, ma se esci contro la Macedonia del Nord che colpe ha il presidente? Mancini secondo me deve restare. Dovrà lavorare sugli errori che ha fatto. Non possiamo tirare fuori i problemi del calcio italiano solo quando succedono queste cose, quando perdi contro la Macedonia”.
“Qual è il problema principale di questo momento? E' tutto molto complesso. Dopo calciopoli e i Mondiali vinto nel 2006, si sono fatti tanti discorsi sotto tutti i punti di vista: ma poi nulla. L'unico problema che c'è, per me, è che il nostro Paese non è al passo coi tempi. Pochi italiani nati da genitori stranieri che possono essere convocati, per esempio. La Germania, a cavallo del 2000 in crisi drammatica, fa lo ius soli e vince, poi, i mondiali in Brasile con 4 turchi naturalizzati tedeschi, per esempio. Noi andiamo ancora dietro gli oriundi come negli anni ‘30. Il problema è di tipo politico-sociale”.
“Berardi? C'è il Milan, anche la Juve. Ho una predilezione per lui, ha un calcio che è tra i più belli in Europa. Primo in doppia cifra tra assist e gol. Ha 28 anni, non è arrivato. E' un giocatore maturo, è diverso. La Juve ci pensa in ottica 4-3-3 per il futuro e per valorizzare meglio Vlahovic. E' diventato un uomo più maturo dopo gli Europei, il momento del grande salto è arrivato. Il treno della Fiorentina è passato perché è, ormai, lui pensa a squadre un po' più su. A Palermo ho parlato un po' con Barone e mi ha raccontato un po' di idee per il progetto. Se riesce a fare il salto ed andare in Europa, la Fiorentina diventa un club di fascia prima-bassa. E' stata una chiacchierata interessante, ma anche Barone deve capire ancora molto della realtà del calcio italiano”.
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