È il giorno di Fiorentina-Milan, sfida che per i viola vale tanto, visto che in caso di vittoria potrebbe far staccare definitivamente gli uomini di Prandelli dalla lotta per la salvezza. Eppure in casa gigliata a far discutere, più che la partita di oggi, sono le voci nate in settimana riguardo ad una possibile partenza a fine stagione di Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo, reduce dalla tripletta messa a segno la scorsa giornata sul campo del Benevento, è l’uomo del momento ed è stato accostato anche ai rossoneri allenati da Pioli, oltre che alla Roma di Fonseca, come nuovo bomber per la stagione 2021/22. Tutto nella norma per quanto mi riguarda. Era inevitabile infatti che dopo un’exploit come quello fatto dal numero nove viola nel weekend precedente iniziasse ad aprirsi un tam tam mediatico attorno al suo nome. Lo stesso Prandelli nell’immediato post partita della vittoria contro la squadra di Pippo Inzaghi aveva infatti  preannunciato come il difficile per Vlahovic sarebbe arrivato proprio dopo la tripletta appena realizzata. Cesare è un uomo di calcio navigato, e sapeva benissimo cosa si sarebbe potuto scatenare sul serbo nel corso di questa settimana. Toccherà adesso al giocatore dimostrare di essere maturo a tal punto da mettere da parte tutte queste voci per concentrarsi solo ed esclusivamente sul presente e sul campo. La testa e la mentalità sono infatti ciò che distinguono un buon giocatore da un grande giocatore, e se Vlahovic vorrà arrivare a certi livelli dovrà inevitabilmente fare uno step in più da questo punto di vista. Sul fatto poi che il giocatore debba essere il pilastro offensivo sul quale costruire la Fiorentina del futuro penso non ci siano dubbi. Vlahovic è infatti il secondo miglior marcatore più giovane d’Europa, alle spalle del solo Haaland (che guida questa classsfica con 21 gol), a parimerito con il bomber del Nizza Gouiri (anche lui a quota 12 gol) e davanti all’ex Juventino Kean (fermo a 11 gol). Commisso sa di avere tra le mani un potenziale crack, e adesso dovrà essere bravo a blindarlo per evitare di arrivare ad un Chiesa bis.  Tornando alla partita, c’è da sottolineare il fatto che la Fiorentina si appresta a schierare per 10/11 la stessa formazione vista a Benevento, con il solo cambio in mezzo al campo che dovrebbe prevedere la partenza dal primo minuto di Castrovilli a svantaggio di Eysseric. Prandelli cerca la tanto agognata seconda vittoria consecutiva e per farlo sceglie la via migliore che è quella di dare continuità a un gruppo che è stato troppo spesso cambiato nei suoi elementi titolari. I viola dovranno approfittare delle assenze che il Milan avrà soprattutto in attacco( visto che non ci saranno nè LeaoRebic e neanche Mandzukic) e della stanchezza che la squadra di Pioli potrebbe portarsi dietro a livello sia fisico che mentale dalla partita di coppa disputata contro lo United. Vincere rapprenderebbe un salto enorme verso l’obbiettivo salvezza e permetterebbe di avvicinarsi con netto anticipo verso la fine di una stagione da accantonare al più presto...
FIORENTINAUNO, Segui i nostri profili Social: Instagram, Facebook e Twitter
RASSEGNA STAMPA, Le prime pagine dei quotidiani

💬 Commenti