Le parole di Ivan Zazzaroni sul caso scommesse e su Fagioli

La ludopatia

Minacciato da chi reclamava i soldi (milioni), due anni fa Nicoló Fagioli disperato. Si è curato e adesso insegue una riabilitazione totale. Sul campo e fuori. Io, che radierei il calciatore, l'allenatore, il dirigente, l'arbitro che scommette sul calcio, credo a Nicoló, che ho conosciuto. E gli auguro di riuscire a ritrovare il se stesso migliore. L’insorgenza della ludopatia - ho letto - può essere facilitata da diverse variabili, tra le quali l’aspetto genetico, biologico e ambientale. Le vincite al gioco innescano un’alterazione nel funzionamento dei sistemi di gratificazione, coinvolgendo i principali neurotrasmettitori

Fagioli, presentazione Viola Park
Fagioli, crediti foto ACF Fiorentina

Ora è tutto nuovo

La noradrenalina: crea una sensazione di eccitazione, ricerca del rischio e focalizza l’attenzione solo sul gioco; la serotonina: dà un senso di gioia e felicità che spinge il soggetto a continuare a giocare; la dopamina: regola i comportamenti legati alla ricompensa. Questi neurotrasmettitori si trasformano e alterano la percezione del gioco, portando il giocatore verso lo sviluppo della dipendenza, poiché l’individuo non riesce più a controllare l’impulso di gioco. Nico era malato. Ora è tutto nuovo

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