Doveva essere una settimana, quella che si avvia verso la conclusione, nella quale il campo e l’avvicinamento all’esordio in panchina per la seconda era a Firenze di Cesare Prandelli avrebbero dovuto farla da padrone. Ed invece non è stato così. Le parole rilasciate infatti dal presidente viola Rocco Commisso nella giornata di mercoledì sono arrivate come un fulmine a ciel sereno ed hanno sollevato un grande polverone per via delle accuse del numero uno viola ai giornalisti che militano attorno al mondo viola. Insomma per farla breve di tutto si è parlato nelle ultime ore fuorché di campo. Peccato perché il ritorno di una bandiera come Prandelli alla guida del club gigliato avrebbe meritato certamente tutto un altro ambiente nella settimana che condurrà il tecnico all’esordio in questo campionato. Fatta questa doverosa chiosa iniziale su tutto ciò che ci ha preceduto fino ad oggi, è arrivato, adesso si, il momento di parlare di pallone e di iniziare ad addentrateci in clima partita. Nella giornata di oggi parlerà infatti nella sua prima conferenza stampa dal ritorno a Firenze mister Prandelli, che probabilmente darà qualche indicazione in più sugli 11 che scenderanno in campo contro il Benevento. Una cosa è però certa, si andrà verso il tanto auspicato ritorno alla difesa a 4, ma soprattutto verso il ritorno ad un centrocampo che avvicinerà ulteriormente Castrovilli alla porta e libererà, grazie anche alla presenza di PulgarAmrabat dai troppi compiti di regia affidatigli da Iachini. Davanti poi la più grande novità, in attesa di conoscere chi tra Cutrone e Vlahovic ricoprirà il ruolo di prima punta, dovrebbe essere rappresentata da Christian Kouame, che verrà impiegato  come esterno destro, per sfruttarne la grande corsa e soprattutto la grande velocità. Da contro altare per coprire la grande spinta in fase offensiva che sarà richiesta all’ex Genoa verrà schierato con ogni probabilità Caceres come terzino destro più bloccato. Tante dunque le novità (anche se una certezza c’è sempre e porta il nome di Franck Ribery che occuperà con regolarità il suo ruolo di esterno sinistro con facoltà di svariare e soprattutto liberare il proprio genio) ma al di la di alcune rivisitazioni da parte di Prandelli dal punto di visita del modulo sarà difficile chiedere sin da subito che si veda in campo la mano dell’allenatore.  La prima Fiorentina del Prandelli-bis dunque più che dal punto di vista del gioco, sul quale visti sia i pochi giorni a disposizione ma anche in tanti assenti causa nazionali il tecnico ha potuto lavorare poco, sarà chiamata a reagire dal punto di vista del carattere. Il compito per la squadra sarà quello di dimostrare ai tanti tifosi delusi da questa prima parte di stagione che il campionato è tutt’altro che finito e che l’ambizione di puntare alla zona Europa c’è ed è più forte che mai. Sulle onde dell’entusiasmo portato da Prandelli si può credere ad un filetto di vittorie che rilanci i viola, ma per farlo più che il bel calcio servirà mettere in campo tanta personalità e ovviamente partire col piede giusto già da domani...
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