Sono ventidue i punti che separano, attualmente, Fiorentina ed Inter , prossime avversarie in campionato. Un distacco già molto ampio, dopo 15 giornate dall'inizio del torneo. Certo.. le due squadre sono state costruite in estate con obiettivi molto diversi ma, mentre la squadra di Antonio Conte ha rispettato le aspettative mettendo dietro, oggi, anche la corazzata Juventus, la Fiorentina di Vincenzo Montella non riesce a mantenere il passo di quei club che lottano per un posto nella prossima kermesse europea.

Una sfida “proibitiva”… Un attacco nerazzurro con una media realizzativa di due gol a partita, contro una difesa, quella viola, che nelle ultime 4 gare ha subito 9 gol, portando a casa soltanto un pugno di mosche.. tutto lascia pensare che, oggi, contrastare questa Inter sia difficile per questa Fiorentina e, la disfatta in Champions League, può aver ancora di più stimolato un gruppo già mentalmente molto forte. Ma la viola è chiamata alla partita della svolta e quale occasione migliore per dare un colpo al morale, oggi molto basso tra i ranghi gigliati, se non battere la capolista e riattivare un motore “spento” dal 30 ottobre (ultima vittoria in Serie A contro il Sassuolo a Reggio Emilia). …senza Ribery! Ci proverà davanti ai suoi tifosi per una settimana difficile ma che potrebbe regalare anche dolci soddisfazioni: Inter e Roma, entrambe al Franchi ma, entrambe, senza l’apporto di Franck Ribery. Il campione francese dovrà sottoporsi ad operazione dopo i controlli specialistici di oggi.. il problema alla caviglia accusato nella partita contro il Lecce è più serio del previsto. Probabilmente il suo 2019 è già terminato anzitempo e solo la pausa natalizia alleggerirà uno stop che si preannuncia comunque lungo. Per l’ex Bayern 9 partite in campo prima della squalifica contro la Lazio: 3 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. In due occasioni da subentrante. Dal rientro due sfide, contro Verona e Lecce, due sconfitte di misura che culminano con l’infortunio del francese che lo ha tenuto fuori già contro il Torino. In undici gare, con 714 minuti disputati, due gol e due assist. Un’assenza importante, al di là dei numeri non brillantissimi. Un’assenza importante soprattutto per l’apporto mentale che un campione della sua caratura ha già dimostrato di donare alla Fiorentina. Non è bastato e, per chiudere il cerchio, dovremo anche farne a meno per un po’. Con Pezzella e.. Federico? Rientra invece, al centro della difesa, il capitano viola, German Pezzella. Per lui allenamento in gruppo al Franchi, oggi pomeriggio, e possibile rientro tra i titolari contro i nerazzurri. Probabilmente una vistosa maschera protettiva preserverà lo zigomo dell’argentino, fresco di operazione, ma non gli impedirà di dare il suo contributo alla causa viola soprattutto in questo momento così delicato e contro il connazionale Lautaro che sta facendo molto bene a Milano e in coppia con Lukaku potrebbero essere le armi in più di Antonio Conte. Ci sarà Federico Chiesa mentre sarà ancora da capire che lo affiancherà nel reparto offensivo.. Vlahovic? Ghezzal? Boateng? Sottil? Oggi l’attacco sembra uno dei reparti più in difficoltà e il talento viola ha il compito di dare una scossa forte alla sua stagione e a quella della Fiorentina. Gli animi freddi e distaccati sembrano essere rientrati sotto un clima più tiepido. Il rinnovo contrattuale è argomento sembra attuale e “fastidioso” ma c’è bisogno del vero Federico per uscire dalla crisi. Non segna in campionato dalla sconfitta al Franchi contro la Lazio e una condizione fisica non ottimale ha tolto alla squadra anche il giocatore più talentuoso. Servono le sue giocate ed i suoi gol per ridare uno slancio a questa stagione e per alleggerire “il peso della spada che pende sulla testa di Vincenzo Montella”. Uno-due terribile ma.. Le ultime due partite del 2019, contro Inter e Roma, sono big match terribili da affrontare in questo momento ma sono anche due occasioni importanti per uscire definitivamente dalla crisi. Poi arriverà  il mercato invernale e, come annunciato da Commisso, qualcosa verrà ritoccata per allungare una rosa sicuramente incompleta. A sette giorni dalla pausa natalizia le premesse sono tante, così come i dubbi.. le certezze poche, oggi, ma tra una settimana tante cose potrebbero cambiare.. con la speranza di un Natale più sereno!
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RASSEGNA STAMPA, Le prime pagine dei quotidiani sportivi

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