La Fiorentina ha monitorato due profili molto interessanti nel corso dell'ultimo periodo: Mounir Chouiar e Jean-Ricner Bellegarde. Da Digione verso Strasburgo, da un'ala a un centrocampista, da un franco-marocchino a un giocatore che sta agendo col cuore e pare voglia scegliere Haiti come nazionale. Bellegarde, certo non super prolifico, un gol e un assist in 30 partite, ma estremamente versatile, ha conquistato un posto da titolare in quel di Strasburgo: squadra umile che la scorsa stagione ha centrato l'Europa League, ed il classe '98 è sceso in campo in occasione di tre match della sopracitata competizione internazionale. 

Alle porte della Fiorentina bussano uomini facoltosi e affamati che chiedono informazioni su Castrovilli, Chiesa e Milenkovic, e dall'esperienza con i Della Valle, si è a conoscenza del fatto che la viola spesso versa il vino e spezza il pane, per chi dice "ho sete, ho fame". Il puzzle ha la possibilità di disfarsi, soprattutto a centrocampo, perché anche Erik Pulgar è stato monitorato da numerose compagini. Perciò sarà più che doveroso compiere, o perlomeno portare avanti, trattative fattibili per giovani predestinati o comunque future plusvalenze; soprattutto per i classe '98, energici e tecnici, figli di un calcio moderno, rapido e fantasioso, la cui chiave si nasconde sempre più nelle tasche dell'estro, e sembra che i francesi abbiano i migliori fabbricanti di chiavi. 

Chiudere l'orizzonte tra due zolle, quelle dei Bleus; scommettere, acquistare, allungare la rosa e ringiovanirla: gradini obbligatori da scalare a due a due. Saltarne qualcuno è difficile, ma la vetta sarà raggiungibile nella metà del tempo.

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