Dopo la sosta nazionali, torna la Serie A. Ed è tornato anche Giuseppe Iachini sulla panchina viola. Alla vigilia del match in casa del Genoa (in programma domani sabato 3 aprile alle ore 15), l'allenatore ascolano ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa prepartita via web streaming. Quest'ultima è cominciata intorno alle ore 9:15. Ecco qui di seguito riportate tutte le dichiarazioni del mister: Pensava di potere essere richiamato? "No, però sono molto legato a questa società, a questa squadra ed a questo gruppo. Sono un grande tifoso. Come lo scorso anno è arrivata la chiamata in un momento di difficoltà, e non potevo dire di no. Devo capire subito cosa non va per potere risalire subito la classifica, con il contributo di tutti" Vlahovic ed Eysseric? "Con me Dusan lo scorso anno ha fatto sette gol senza rigori. Ad inizio stagione tutti parlavano di un'altra punta, ma io dissi che Vlahovic aveva un grande potenziale e poteva farci vedere grandi cose. Contro l'Inter aveva avuto la palla del 4-2 ma non è stato fortunato. Dopo quella partita critiche esagerate nei suoi confronti, ma la partita dopo l'ho fatto giocare lo stesso titolare. La mia opinione resterà la stessa su di lui. All'inizio era partito Kouame, ma poi partita dopo partita Vlahovic è cresciuto. Devo cercare di ritrovare tutti, Kouame, Callejòn, tutti i giocatori d'attacco che hanno avuto più sfortuna in quest'ultimo periodo, specie con i turni infrasettimanali. Ora non conta più Cesare, Beppa, Vlahovic, Pezzella o Milenkovic. Conta il gruppo. Voglio un rendimento importante ogni qual volta che saranno chiamati, per portare il più alto possibile la Fiorentina, ne abbiamo bisogno. Lo stesso discorso vale ovviamente per Eysseric, per il quale c'è stima. E' un ragazzo dal quale mi aspetto tanto per questo finale di campionato" Ballardini ha detto l'allenatore è un privilegiato, un suo commento? Cosa dirai domani prima di scendere in campo alla squadra? "Non me la sento di commentare le dichiarazioni dei colleghi. Personalmente, nei confronti di Cesare ho stima ed amicizia, ci conosciamo da anni. Non mi sento di commentare il suo sfogo o stato d'animo, lui stesso ci ha chiesto di voltare pagina ed è giusto rispettare la sua decisione. Davide ha il suo pensiero, l'ha espresso, poi ognuno ha la sua idea. Domani alla squadra chiederò grande partecipazione e disponibilità, pensare sempre che indossiamo una maglia gloriosa che va onorata in tutte le partite" Confronto con la proprietà?  "E' arrivato un messaggio di compattezza ed unità d'intenti. Abbiamo 10 partite impegnative e ci vorrà una grande compattezza da parte di tutti, ambiente, squadra, dirigenza, del presidente stesso che ieri ci ha voluto salutare. Volere andare a fare quei punti importanti di un campionato che s'è posto in maniera più complicata di quello che si pensava. Possiamo farlo solo pensando al noi, e non all'io" Che tipo di squadra ha ritrovato? Più arrabbiata? "Sicuramente un po' di preoccupazione, in virtù della classifica ed altre situazioni. Ma allo stesso tempo vogliosa di cambiare le sorti e di giocare con l'atteggiamento giusto. Cercherò di capire in fretta quali sensazioni darà il campo, perché in allenamento le prestazioni le leggi in modo più chiaro. Bisogna fare bene le fasi di possesso e di non possesso. Siamo stati la migliore difesa del campionato lo scorso anno, la dimostrazioni che siamo capaci di farlo. Voglio capire cosa la squadra abbia potuto memorizzare in questi giorni di allenamento" Cosa non è andato nella sua prima parte di stagione? In cosa bisogna migliorare? "Quest'anno è stato un inizio particolare per tutti. Non abbiamo potuto fare la preparazione estiva, ma non riporto scusanti: solo fatti. Pezzella non l'abbiamo mai avuto per esempio, si può dire. Non s'era mai allenato con la squadra e quindi dietro abbiamo dovuto cambiare in continuazione. Poi la stessa pandemia che ha tenuto lontano gente come Pulgar. Poi gli impegni nazionale non ci hanno dato la disponibilità di svolgere lavoro tecnico-tattico, dovevamo avere maggior tempo. Detto questo, abbiamo fatto ottime partite come contro l'Inter a Milano. Dobbiamo migliorare sotto l'aspetto fisico ora. Allora è andata com'è andata, questo è il calcio. Ma questo è un campionato particolare, guardate la fine della classifica per esempio. Dei valori vengono meno e due più due non fa quattro ma fa tre. Poi non c'è il pubblico negli stadi, per noi dodicesimo uomo in campo importante. Ma ora non ci devono essere né i se né i ma. Dobbiamo avere concentrazione per fare partite giuste e per fare risultato" Dal punto di vista tattico cambierà qualcosa? Darà continuità al 3-5-2 oppure no? "Abbiamo iniziato a lavorare su un paio di situazioni tattiche, ma quando si subentra bisogna spingere sulle certezze della squadra. Così che i giocatori si possano sentire più sicuri. Ora dobbiamo mantenere la concentrazione, non importano i moduli ma l'atteggiamento, specie in fase di non possesso e difensiva. Oppure partecipare in maniera corale a quella offensiva. Ad inizio stagione in tal senso arrivavano i goal anche dagli esterni, per fare capire che ci vuole la partecipazione da dietro" Come si fa a tenere viva la scintilla nello spogliatoio? "Si fa. Si leggono le situazioni, capire se c'è una malattia e curarla in fretta. Il coinvolgimento di tutti diventa fondamentale. Tutti devono sentirsi indispensabili, specie con i cinque cambi a partita avranno tutti modo di dimostrarlo. Non ci sono riserve per come la penso io. Chiedo massima disponibilità e partecipazione, a volte è più importante il subentrante che il titolare. Ma deve esserci il giusto atteggiamento da parte di tutti. Tutti sono titolari, gliel'ho già detto. Devono dare tutto per la maglia della Fiorentina. Sono convinto che questi ragazzi daranno tutto in tutte le partite. Dovremo avere sempre questo atteggiamento, negli allenamenti ed in partita. Voglio recuperare tutti quei ragazzi che hanno avuto meno credito in quest'ultimo periodo" Callejòn? "E' un ragazzo che ha qualità importanti. Mi farà piacere recuperare anche lui per la causa viola. Può darci ancora tanto. E' un giocatore che era venuto a sostituire le caratteristiche di Chiesa. Poi dopo ha vissuto la pandemia sulla propria pelle e non l'ho avuto più a disposizione, poi non so cosa sia successo dopo. Ma spero ci possa dara ancora una mano. Volevamo fare un calcio propositivo, di qualità. C'eravamo riusciti con la migliore difesa del campionato. Ora dobbiamo ripartire da quelle certezze. Se ci riusciamo ben venga. Era il mio obiettivo anche all'inizio" Che squadra è il Genoa? Lavoro di Ballardini? "Ballardini ha fatto un grande lavoro. Ha dato un'identità precisa alla squadra, nonostante la pandemia. Sta bene in campo, è efficace in entrambe le fasi. In tutti i reparti c'è esperienza, ci sono anche giovani molto interessanti. La Fiorentina è chiamata subito ad una partita difficile, da affrontare con grande attenzione e concentrazione perché le insidie ci sono" Amrabat? "L'ho visto solo un giorno. Vediamo come sta. Ho saputo che nelle ultime settimane ha avuto qualche problemino alla schiena. Poi sul campo verificheremo con alcuni colloqui le condizioni per l'immediato. C'è fiducia in tutti i componenti della squadra" La mancanza di pubblico in campi difficili può essere un vantaggio? "Non dobbiamo vedere casa o fuori casa. Dobbiamo pensare a partita volta per volta, senza calcoli. Dobbiamo preparare dieci finali e tirare fuori la prestazione perfetta, perché basta un passo falso in Serie A e sei finito" Igor e Kokorin? "Stanno lavorando in modo differenziale. Igor è un ragazzo che conosco molto bene, l'ho avuto nella passata gestione. Penso potrà rientrare nelle prossime settimane. Kokorin, invece, l'ho appena conosciuto, ho avuto solo un colloquio con lui. I fisioterapisti stanno cercando di lavorare per risolvere i suoi problemi che l'hanno tenuto fuori nel corso della stagione e che l'hanno escluso, purtroppo, dalla vita di squadra"
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