Andrea Sottil ex difensore della Fiorentina e padre dell’attuale esterno viola Riccardo, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport-Stadio durante la quale si è incentrato in modo particolare sulla situazione d’emergenza che sta vivendo l’Italia pervia del Coronavirus ma ha anche parlato di come lo stesso figlio sta vivendo la quarantena imposta dal governo: “Riccardo sta lavorando, per quanto sia possibile farlo in un appartamento.  Il calcio ha sempre scandito le nostre vite, siamo cresciuti dentro gli stadi, sarei la persona più felice del mondo a pensare di tornare a vedere subito una partita, quello che per me è uno spettacolo piacevole, anche se in questo momento- ribadisce Sottil- prima di tutto viene la salute, il campionato riprenderà quando ci saranno i presupposti. - Tornando invece sulla preparazione del figlio continua dicendo- Fa allenamenti via Skype seguendo il programma di lavoro che gli è stato messo a disposizione. Lavora per mantenere il tono muscolare, la forza, insomma fa di tutto per non stare fermo. Ascolta poi tanta musica ed abbiamo riscoperto il dialogo che, in passato, per cause di forza maggiore essendo o io o lui a giocare in una città diversa, non abbiamo potuto curare. Altrettanta cura deve essere poi riservata all’aspetto mentale, siamo tutti impauriti è innegabile, ma non dobbiamo farci prendere ne dall’ansia ne dall’isteria perché con quelle non si va da nessuna parte”.
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