Arrivato in estate con le stigmate del campione e conseguentemente ad un esborso economico importante, il più importante di tutta l’intera campagna estiva con ben 18 milioni spesi, Pedro è finito sotto la gestione Montella ai margini della rosa gigliata. Le motivazioni sono state sia tecniche, lo si è ritenuto ancora non pronto al calcio italiano, sia fisiche, il giocatore infatti arrivava da un periodo di  lungo stop causato dalla rottura del legamento crociato, che lo ha tenuto fermo praticamente per tutta la scorsa stagione. Adesso l’arrivo di Beppe Iachini permetterà all’attaccante brasiliano di rimettersi in gioco per poter riconquistare un posto da titolare nell’attacco della Fiorentina, ecco perché proprio nelle ultime settimane l’ex Fluminense ha rifiutato diverse offerte provenienti soprattutto dalla Turchia, come quella della Besiktas. Il neo allenatore viola ha riferito alla dirigenza di voler prima valutare personalmente le qualità del classe 1997 ponendo quindi una sorta di veto momentaneo alla sua cessione. Tutto dipenderà dunque dal giudizio dell’ex allenatore di Sassuolo Empoli e Palermo ed ovviamente dallo stesso Pedro che dovrà dimostrare in queste due ultime gare del girone di andata, di essere un giocatore diverso rispetto a quello fatto vedere nelle prime fasi di questo inizio di stagione. Le qualità tecniche a detta di molti esperti anche di calcio sudamericano, ci sono e sono importanti, ma in Italia non sempre bastano se non si abbinano anche a capacità tattiche e fisiche. Molto del futuro dell’attacco viola dipenderà dunque dal futuro del talento brasiliano, se sarà bravo a giocarsi le sue carte e riuscirà a convincere Iachini, probabilmente verranno fatte valutazioni diverse sulla nuova punta da acquistare a gennaio, se invece continuerà sulla falsa riga delle prestazioni ( che ad onor di cronaca dobbiamo dire non sono state molte, appena 59 minuti disputati tra Serie A e Coppa Italia) offerte in questo inizio di stagione, la dirigenza viola sarà costretta ad andare ad intervenire su un reparto che in questa prima fase di campionato ha dimostrato di essere quantomeno deficitario di gol. Una cosa possiamo però dirla, a conclusione del focus su Pedro, per valutare un giocatore non basta vederlo in campo 59’ minuti, ma serve dargli più continuità e fiducia soprattutto se si parla di giovani provenienti da altri campionati o addirittura da altri continenti, l’augurio per il ragazzo e per la Fiorentina che su di lui ha investito molto è che sotto la gestione Iachini tutto ciò possa accadere.
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