Alla vigilia dell’apertura ufficiale del cantiere dedicato alla realizzazione del centro sportivo Viola Park, ha preso la parola il presidente Rocco Commisso (seconda parte) : "Prima o poi dovremo fare lo stadio. Mi auguro che i tempi siano veloci e ristretti, e che il comune faccia tutto il possibile. È più che necessario sapere i tempi, perché tra un anno e mezzo scade la concessione. Vorrei che il sindaco dicesse, oggi, quanti soldi bisogna investire, nonché le tempistiche. Io ho sempre detto che vorrei restare nell'area della città metropolitana fiorentina, ma devo trarne anche dei benefici. La squadra non appartiene alla politica, o alla società, o addirittura ai giocatori, bensì ai tifosi. Vorrei dunque più contatto diretto con loro. Tuttavia qualcuno continua imperterrito a criticare. Io ovviamente le accetto, se ci stanno, ma non quelle gratuite, come 'Rocco Benito' quando diffamano la mia persona. Il mio obiettivo è fare qualcosa di grande per la Fiorentina, per le persone. All'epoca della Columbia seguivo i corsi universitari, lavoravo alla Pfizer. Vorrei parlare con Mario Draghi, perché i rating della Mediacom e del governo italiano, secondo Standard&Poor's, non sono molto distanti."
VIOLA, Si intravedono progressi. Adesso la strada è tracciata
FIORENTINA, Pradè: "Il nuovo centro sportivo aiuterà ad attirare nuovi giocatori"

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