CONFERENZA STAMPA, Prandelli: "Domani vedremo una Fiorentina diversa. Bisogna uscire come squadra, non voglio vedere individualità. Duncan, Biraghi, Caceres..."
Domani mercoledì 16 dicembre alle ore 20:45 andrà in scena allo stadio "Artemio Franchi" di Firenze Fiorentina-Sassuolo. La partita costituirà la dodicesima giornata in campionato ed si giocherà durante il consueto turno infrasettimanale del mercoledì sera. Alla vigilia il tecnico viola Cesare Prandelli presenzierà alla consueta conferenza stampa prepartita e risponderà alle domande dei giornalisti. Ecco qui di seguito la diretta testuale della stessa:
C'È RABBIA O TIMORE CHE ESCA DI NUOVO LA PAURA?
"La realtà è questa. Non ci dobbiamo vergognare. Bisogna difendersi come squadra, cosa saggia e giusta. La situazione è molto, molto delicata. Il primo obiettivo è non subire. Siamo responsabili, i giocatori sono convinti che possiamo uscire da questa situazione se siamo uniti. Gli stimoli sono di quelli positivi. Domani vedremo una Fiorentina diversa dalle ultime."
RITIRO DECISO DA LEI?
"La società l'ha proposto e nessuno di noi ha obiettato, anzi. Ci siamo resi conto di dovere cambiare registro, perciò accogliamo la decisione della società."
L'ESPERIENZA DEI SENATORI DOMANI SERVIRA'?
"Abbiamo bisogno di tutti, specialmente di quelli dotati di maggiore condizione fisica. Dobbiamo scendere in campo con una potenza fisica pari a quella della nostra avversaria, come quella del Sassuolo. Sono anni che giocano con idee precise e chiare. Noi dobbiamo pensare di essere squadra in qualsiasi momento. Dobbiamo affrontare con irruenza fisica il loro palleggio"
BIRAGHI, DUNCAN E IL RESTO DEGLI ACCIACCATI COME STANNO? RETI SU PALLA INATTIVA DIFETTO?
"Abbiamo recuperato tutti tranne Duncan, che ha ancora qualche noia muscolare. Il nostro atteggiamento sarà diverso sulle palle inattive, bisogna cambiarlo a riguardo poiché parecchi gol li prendiamo così."
COSA È SUCCESSO CON L'ATALANTA?
"Se avessimo tempo la analizzerei pure. Ma il tempo scorre veloce e noi dobbiamo pensare alla prossima partita, giorno dopo giorno. L'Atalanta ha comunque un progetto avviato da anni ed a cui difficilmente si può controbattere."
IMMAGINAVI CHE LA SITUAZIONE FOSSE COSI' DELICATA OPPURE NO?
"Da fuori si ha una percezione diversa. Dentro, ovviamente, è tutta un'altra cosa e le difficoltà si vedono subito. Io mi aspetto che escano gli uomini domani in campo. Non dobbiamo pensare alle aspettative che tutti hanno di noi. Dobbiamo immedesimarci nella realtà attuale ed agire di conseguenza. Capisco che a Firenze vogliono che in due partite risolviamo tutto, ma non si può. Ci vuole realismo."
AVEVA, O HA, PAURA DI QUESTO MOMENTO SPORTIVO DELLA FIORENTINA?
"La squadra domani secondo me avrà una reazione forte e non avrà paura, ne certo. Dobbiamo stare molto attenti a prescindere. Non dobbiamo avere reazioni di pancia, ma ragionare da squadra. Non voglio reazioni isteriche, bensì studiate."
DOMANI COSA CHIEDI AI TUOI RAGAZZI?
"Di essere ordinata. Che domani le linee siano compatte e che tutti abbiano gli stessi obiettivi in testa."
CENTROCAMPO CON POCO CAMBIO DI PASSO? CASTROVILLI NERVOSO?
"Diciamo che quando noti che il centrocampo non accorcia è perché facciamo pressioni individuali. E da queste può nascere qualche forma di nervosismo, ma nulla di preoccupante. E domani non deve assolutamente succedere."
I LEADER CI SONO?
"I leader ci sono, ma bisogna che siamo squadra, che non ci siano individualità. Specialmente nella partita di domani."
UN CENTROCAMPO COME QUELLO VISTO A UDINE È POSSIBILE VEDERLO?
"I sistemi di gioco hanno poco valore, ad oggi. Quello che abbiamo visto ad Udine non era di certo basato sui sistemi di gioco. Le squadre lavorano compatte, non più a reparto o zona. Non si risolvono più i problemi così. Ribadisco che la squadra bisogna che lavori con determinazione."
Termina qui la conferenza stampa
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