MilanNews.it ha intervistato l’ex attaccante rossonero e viola Daniele Massaro in vista della sfida contro la Fiorentina: “Sono nato milanista, la maglia rossonera è per me una seconda pelle, quindi vivo ogni partita del Milan sempre con grande emozione ed entusiasmo. Certo, quando poi si gioca contro la Fiorentina l’emozione è doppia perché una parte della mia carriera è passata da Firenze, dove ho vissuto 5 stagioni belle in cui sono cresciuto molto sia dal punto di vista personale che tecnico. La coincidenza ha voluto che a meno di 24 ore di distanza si giochi sia la gara in trasferta della squadra maschile, che quella casalinga al Brianteo delle ragazze. Per me è una grande attesa e sono certo che saranno sfide particolarmente belle da seguire”. Seguirà le partite del maschile e del femminile? “Sabato sera purtroppo non potrò essere a Firenze, vedrò e tiferò per i rossoneri dalla tv. Domenica invece farò di tutto per essere al Brianteo a Monza a sostenere Ganz e le nostre calciatrici. Questa gara è uno scontro diretto, vale il secondo posto in solitaria e una vittoria permetterebbe di porre un mattoncino ulteriore verso la qualificazione in Champions League. Ai tifosi delle rossonere dico: “venite tutti al Brianteo domenica per sostenere la squadra femminile”. Siamo tutti parte della stessa grande famiglia del Milan”. Che ricordi ha di Firenze? “A Firenze ho ricordi bellissimi, sia per la città che per l’esperienza sportiva. È stata una grande opportunità per un ragazzo che si accingeva a giocare in Serie A. Lì ho capito che non sarebbe stato più solo un sogno, ma una straordinaria realtà il poter percorrere la carriera da professionista e magari indossare un giorno la maglia della mia squadra del cuore: il Milan. Ricordo che la prima cosa che chiedevo la domenica era proprio il risultato del Milan. Mi vengono in mente altri aneddoti di quegli anni: l’ultima con la Fiorentina è stata una delle mie partite più belle. Quella gara ci permise di andare in Europa, mentre il Milan non riuscì a centrare l’obiettivo. Ero ovviamente contento da una parte, meno dall’altra. Passai al Milan la stagione successiva. Raggiungemmo l’Europa l’anno dopo e mi sono tolte molte soddisfazioni, con un gruppo straordinario”.
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