In vista del match di campionato di domenica tra Fiorentina e Napoli, ACF Fiorentina ha condiviso sui suoi canali ufficiali cinque curiosità sui numeri storici di questo big match. Museo Fiorentina presenta le 5 curiosità su Fiorentina-Napoli: 1. La Fiorentina ha ospitato il Napoli per 80 volte: 39 vittorie, 23 pareggi, 18 sconfitte con 122 reti segnate e 71 subite. In serie A sono state giocate 70 partite, con 36 vittorie 18 pareggi e 16 sconfitte (110 gol fatti e 61 incassati). Una volta si è giocato in serie B (2-1 per la Fiorentina), una anche nel Girone misto 1945-46 (Fiorentina-Napoli 0-1) ed ancora una nella Divisione Nazionale (1-1). Sette, invece, le gare in Coppa Italia con 2 vittorie, 4 pareggi ed una sconfitta, 9 le reti fatte e 7 quelle subite. 2. Quando parliamo di confronti tra Fiorentina e Napoli disputati a Firenze (al vecchio stadio "Comunale" o all'Artemio Franchi che sia) non possiamo tralasciare la figura di Paolo Monelli. Il centravanti di Castelnovo de' Monti (Reggio Emilia), contro i partenopei, si è infatti reso protagonista di due dei gol più belli e particolari dell'intera storia viola. Andiamo con ordine: era la "prima" del campionato 1983-1984 (11 settembre 1983) e la Fiorentina di "Picchio" De Sisti affronta il Napoli allenato da Pietro Santin. C'è grande attesa per la squadra viola, rinforzata dal campione del mondo Gabriele Oriali e da Pasquale Iachini, un'ala dribblomane ambidestra che vivrà a Firenze una stagione strepitosa. Non di meno il ritorno dal prestito all'Ascoli proprio di "Paolone" Monelli, stante la cessione di Graziani alla Roma. Vantaggio di Oriali nel primo tempo e già al 45' inizia lo show di Monelli... raddoppio in scivolata su cross di Antognoni, 3-0 di testa su angolo calciato ancora da Antognoni, e tripletta personale con la rete che stiamo per raccontare: rilancio di Massaro, Monelli vince il duello con lo stopper azzurro Moreno Ferrario, ingresso in area palla al piede, quando gli si para di fronte Ruud Krol (autentico totem del calcio mondiale), Monelli lo "uccella" con un tunnel per poi sparere un sinistro sotto la traversa alle spalle di Castellini. Come direbbe Bruno Pizzul... "tutto molto bello". Ancora più indimenticabile, se possibile, il gol realizzato da Monelli il 4 gennaio 1987 al Napoli di Ottavio Bianchi. Si gioca la 14esima giornata, arriva il Napoli capoclassifica (Fiorentina in quel momento undicesima), soprattutto arriva Diego Maradona, fresco campione del mondo, indiscutibilmente il miglior calciatore in circolazione. Breve cronaca, prima della prodezza di Paolone: doppio vantaggio viola con Diaz ed Antognoni, accorcia Maradona ad inizio ripresa, Landucci sugli scudi che salva prima su Bagni, poi su Carnevale ed ancora sullo stesso Maradona. E' l'89', Carobbi spazza l'area di rigore, il pallone giunge a Monelli (subentrato all'86' a Diaz) poco prima della linea di centrocampo, Garella uscito sulla propria trequarti alla ricerca del pareggio. Il bomber gigliato alza la testa e mira la lontanissima porta rimasta sguarnita... pochi secondi e la palla ballonzolante entra beffarda. Raccontata così sembra facile, ma come ebbe a dire lo stesso Paolone nel post-partita: "come sembra la porta da quella distanza? Piccola, molto piccola..." 3. A proposito di centravanti e di triplette, ci piace ricordare anche quella di Stefano Borgonovo realizzata contro il Napoli, datata 17 maggio 1992. La partita, tra l'altro (come accade oggi) disputata per la penultima giornata di campionato (allora si giocava la 33esima), terminò 4-2 per i viola con tre reti dello sfortunato bomber (29', 39' e 77') e sigillo di Dunga. Del francese Laurent Blanc e Nando De Napoli le reti partenopee. Per entrambi i calciatori viola fu quella l'ultima esibizione casalinga con la Fiorentina, prima dell'ultima in assoluto la domenica seguente a Parma. Altra curiosa coincidenza, sia Borgonovo che Dunga la stagione dopo furono ceduti al Pescara. 4. L’ultima vittoria della Fiorentina a Firenze contro il Napoli è stata il 29 aprile 2018, ed è stata una partita che ha fatto rumore. Il Napoli, forte di un’imbattibilità esterna che durava da trenta partite, viene a Firenze per vincere e tornare ad un punto dalla Juventus. Il campo dà un verdetto diverso, e lo si intuisce dai primi minuti, quando, al 8’ Koulibaly stende Simeone e, dopo la revisione del VAR, Mazzoleni lo espelle per fallo da ultimo uomo. Il pallone, a fine gara, se lo porta a casa Simeone, autore dei tre gol (34’, 62’ e 93’). Questa la formazione messa in campo dai viola: Sportiello; Laurini (17′ st Bruno Gaspar), Pezzella, Milenkovic, Biraghi; Benassi, Badelj (37′ st Cristoforo), Veretout; Saponara (29′ st Eysseric); Simeone, Chiesa, con in panchina Pioli. 5. La prima partita in serie A della Presidenza di Rocco Commisso è stata proprio con il Napoli. Atmosfera da brividi allo stadio, tutti con bandierine bianche e la scritta #Questa è Firenze. L’emozione sale alle stelle con il giro di campo del presidente che saluta tutti i tifosi alzando la sciarpa della Fiorentina. Era il 24 agosto 2019 e la Fiorentina disputò una grande partita contro la squadra guidata da Carlo Ancelotti, una delle favorite del campionato. Fiorentina in vantaggio con un rigore concesso dopo richiamo del VAR e realizzato da Pulgar. Il pareggio di Mertens arriva al 37’, ma il fattaccio che segna la partita accade al 40’, quando l’arbitro Massa concede un rigore, trasformato da Insigne, senza andarlo a rivedere al VAR: avrebbe visto Castrovilli a terra e l’inesistenza del fallo. I viola pareggiano all’inizio del secondo tempo con un colpo di testa di Milenkovic, e poi girandola di reti con vantaggio partenopeo di Callejon, nuovo pareggio di Boateng e gol d’Insigne. Sul 3-4, al 78’, esordio di Ribery che, in pieno recupero, viene trattenuto da Hysaj in aerea, ma l’arbitro non concede il rigore. Finisce con una sconfitta immeritata l’esordio viola in campionato
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