Terracciano e Christensen, le due saracinesche della Fiorentina
L'analisi del rendimento dei due portieri a disposizione di Vincenzo Italiano
Se la Fiorentina è così in alto in classifica, lo deve anche se non soprattutto alle grandissime prestazioni dei suoi due portieri, Pietro Terracciano e Oliver Christensen. Nessuno dei due portieri è spettacolare, istrionico o pirotecnico come altri colleghi di Serie A, ma - a parte qualche battuta d'arresto a inizio stagione - stanno garantendo un ottimo rendimento in Serie A e in Conference League.
Pietro Terracciano, il top player che non ti aspetti
Il portiere ex Empoli è una delle note più positive di questo grande avvio di stagione della Viola. Tante, tantissime le parate e gli interventi decisivi in queste 18 partite di campionato. Dopo le prime giornate di alternanza con Christensen, il campano classe 1990 si è preso con forza la titolarità in campionato: 16 presenze, 12 gol subiti e 1 rigore parato - contro il Verona, forse la partita in cui l'estremo difensore ha brillato di più, chiudendo la porta a ogni tentativo avversario -.
Oliver Christensen: quando chiamato in causa, risponde sempre presente
Il portiere danese ex Hertha Berlino partiva alla pari nelle gerarchie con Terracciano a inizio stagione, poi Italiano ha deciso di nominarlo portiere di Coppa, ben più di una semplice riserva: 2 sole le apparizioni in Serie A, mentre in Conference League le ha giocate praticamente tutte risultando più volte provvidenziale ai fini del risultato finale - si ricordi la grande prestazione di Budapest nella sfida decisiva con il Ferencvaros -. In Coppa Italia, nella sofferta vittoria contro il Parma ai rigori, il danese ha più volte tenuto la Fiorentina a galla con interventi a dir poco miracolosi sulle mortifere ripartenze degli uomini di Pecchia, risultando decisivo anche nei tiri dal dischetto.
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