E' intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Toscana Luca Telese, giornalista e scrittore tifoso del Cagliari: Fiorentina-Cagliari? Ogni volta che mi chiamate il Cagliari è sempre ultimo in classifica - ride, ndr. Quando sei in basso basta una vittoria, però, per risollevarsi. Percorso simile allo scorso anno? E' una squadra a trazione uruguagia. Ne abbiamo tre. Assembla genio e sregolatezza. Ma l'arrivo di Keita, un fuoriclasse che fa segnare e segna… E' un Cagliari che ha il massimo numero di Nazionali mai avuti nella propria storia. Il problema grosso è quello dello spogliatoio. Lo scorso anno non volevano Di Francesco, quest'anno non volevano Semplici. Lui era stato veramente straordinario, venuto quando nessuno voleva venire. Giulini ha fatto benissimo a confermarlo. Poi quest'anno ha deciso di prendere in mano la situazione prima che il campionato si compromettesse troppo, esonerandolo. Ha vinto, dunque, l'insurrezione dei calciatori. Questa è una squadra che può riserbare parecchie sorprese. Fiorentina? Ci sono analogie. Sono delle squadre che non dovrebbero avere discontinuità. Ma ACF è sempre stata discontinua. Guardate Simeone. A Cagliari esplose lo scorso anno segnando 6 gol nelle prime otto partite, e poi è  crollato. A Firenze ebbe la stessa parabola. Commisso mi sembra come Giulini, ambizioso ed attaccato alla squadra. Operazione Ribery lo scorso anno per me è stata intelligentissima. Ma non riesce a trasmettere solidità socialmente e comunicativamente, ma quella è una cosa che non costruisci in soli tre anni. Ci vuole tempo. Vlahovic? L'equilibrio in società è già cambiato per via di questo caso. E non credo che le parole di Commisso l'abbiano spinto ad andare via. Se va via, lo ha già deciso da tempo. E' stata una rottura post-datata” 

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