La FMSI, Federazione Medici Sportivi presieduta da Maurizio Casasco, di concerto con il gruppo dei medici della Federcalcio, ha suggerito alcune norme igienico-sanitarie per evitare il contagio da Coronavirus. Alle società calcistiche è stato inviato un documento, composto di 21 regole, valide per gli atleti, i dirigenti, il personale tecnico e gli addetti ai lavori: - Non bere dalla stessa bottiglia - Non mangiare nello spogliatoio - Riporre oggetti e indumenti personali nelle proprie borse, evitando di lasciarli esposti - Buttare subito negli appositi contenitori fazzoletti, cerotti o bende - Lavarsi le mani accuratamente il più spesso possibile per almeno 20 secondi - Evitare di toccare il rubinetto prima e dopo essersi lavati le mani, ma utilizzare salviette monouso per l'apertura e la chiusura - Favorire l'uso di dispenser con adeguate soluzioni detergenti disinfettanti negli spogliatoi e nei servizi igienici - Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani non lavate - Coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto o con il braccio, ma non con la mano, qualora si tossisca o starnutisca - Arieggiare tutti i locali il più spesso possibile - Disinfettare periodicamente tavoli, panche, sedie, attaccapanni, pavimenti, rubinetti, maniglie, docce e servizi igienici con soluzioni disinfettanti a base di candeggina o cloro, solventi, etanolo al 75%, acido paracetico e cloroformio - Cosa fare contro il coronavirus in piscina: in caso di attività sportiva in vasca, richiedere un costante monitoraggio dei parametri chimici e dei parametri fisici - Cosa fare ai primi sintomi: gli atleti che manifestino sintomi evidenti di infezione respiratoria e/o febbre devono immediatamente abbandonare il resto della squadra – e, possibilmente, isolarsi – e avvisare il medico sociale nelle squadre professionistiche o il responsabile medico della federazione nei raduni federali, che provvederà a rivolgersi – se ne sussistesse l’indicazione – al Numero 112 o al Numero 1500 del Ministero della Salute operativo 24 ore su 24, senza recarsi al Pronto Soccorso. In tutte le altre categorie, l’atleta – fermo restando che deve immediatamente abbandonare il resto della squadra e, possibilmente, isolarsi – deve rivolgersi telefonicamente al proprio medico curante (Medico di medicina generale per gli adulti, Pediatra di libera scelta per i minori), che potrà invitare l’atleta stesso a rivolgersi al Numero 112 o al Numero 1500 del Ministero della Salute, operativo 24 ore su 24, senza recarsi al Pronto Soccorso. - Vaccinarsi contro l'influenza - Informarsi dagli atleti e dal personale societario se ci sono stati eventuali contatti in prima persona o all'interno del proprio ambito familiare con persone rientrate da zone a rischio o in quarantena - Utilizzare la visita medico-sportiva quale fondamentale strumento di screening - In caso di raduni nazionali o di atleti o di manifestazioni di circuito internazionale autorizzate anche dall'estero, prevedere sempre la presenza di un Medico di Federazione che possa valutare clinicamente i partecipanti, identificando eventuali soggetti a rischio - Con riferimento ai Medici Sociali monitorare con attenzione i Paesi verso cui si è diretti o da cui si rientra, secondo le indicazioni del Ministero della Salute. La FMSI ha istituito un collegamento diretto e indirizzi di posta elettronica specifica per tutti i Medici Federali, che sono il punto di riferimento delle Società e degli Atleti, per un più efficace coordinamento delle informazioni grazie alla linea diretta fra Ministero della Salute, Ministero dello Sport, Coni e FMSI - Evitare premiazioni o altre forme di contatto con il pubblico - Utilizzare un unico microfono nelle intervista da disinfettare ogni volta (quindi non vari microfoni tenuti in mano dal giornalista) - Uscire dallo stadio in bus della squadra o su auto privata evitando contatto fisico con i tifosi
VIOLA TWEET, Quarto appuntamento della giornata in collaborazione con Radio Firenze
SERIE A, Ecco il programma di sabato e domenica: manca solo il decreto

💬 Commenti