IACHINI: "Ho chiesto di essere ancor più concentrati. Udinese squadra rocciosa. Tridente..."
In vista della sfida contro l'Udinese che si disputerà domani a porte chiuse Beppe Iachini interviene in conferenza stampa per snocciolare tutti i temi. Queste le sue parole evidenziate da FiorentinaUno.com
Quanto pesa giocare a porte chiuse? "Mi è capitato sia da giocatore sia da tecnico. Batto il ferro da inizio settimana: è una partita diversa, un non calcio. Alla squadra ho chiesto di andare in campo ancor più concentrati. Non è facile. Il bello del calcio è giocare con entrambe le tifoserie. In una situazione di precauzione viene prima la salute".
Sui cambiamenti apportati nella squadra e su Chiesa. "Abbiamo avuto crescita nella fase di non possesso. Dobbiamo crescere ancora nella fase di possesso. I nostri attaccanti devono capire il momento. Boskov parlava sempre del lavoro degli attaccanti. Sono giovani e possono migliorare. A Torino abbiamo giocato con tre attaccanti, anche con il Milan abbiamo schierato tre attaccanti. Stiamo recuperando Castrovilli e Chiesa. Duncan è stato fuori 45 giorni e lo stiamo recuperando. In questo momento vogliamo recuperare tutti, recuperando tutti possiamo pensare anche nuovi schemi sia all'inizio sia in corso. Questo discorso potremmo farlo anche a Sarri, Conte e Inzaghi. Hanno gli attaccanti ma contano anche le condizioni tattiche. Dal tipo di partita alla voglia di tenere certe frecce nell'arco perché le partite si determinano negli ultimi minuti. Sullo 0-0 stavo già pensando al cambio poi prima abbiamo preso goal poi pensavo di sostituire Dalbert ma è stato espulso e ho dovuto fare un nuovo cambio togliendo un centrocampista. Anche quella del tridente può essere una strada ma non subito".
La partita? "Una gara molto difficile contro una squadra che gioca insieme da due anni. Gotti sta facendo un ottimo lavoro e conosce i ragazzi. L'Udinese è ostica, fisica. Sono molto bravi anche nell'aggredire gli spazi e nei calci piazzati. Dobbiamo saperla affrontare nel modo giusto. Chiedo meno errori in uscita, come abbiamo fatto nel secondo tempo con il Milan. Ci siamo preparati con i ragazzi, concentrazione massima!".
Rigori non dati alla Juve? "In Italia c'è il VAR. Se l'hanno visto e rivisto, non posso giudicare. Penso sia giusto andare al VAR e aspettare il giudizio. Voglio pensare che Sarri lo abbia detto perché non si è andati a rivederli. Se un rigore ti spetta giusto ti sia dato...".
La condizione della squadra? "Stiamo recuperando molti ragazzi e stiamo venendo fuori da alcune problematiche. Voglio una squadra organizzata, corta. Vorrei maggior attenzione in fase di possesso e abbiamo ancora grandi margini di miglioramento. Quando alcuni ragazzi saranno al meglio sarà più facile".
Le caratteristiche di questa Udinese? "Penso solo alla mia squadra. L'Udinese è quadrata. Bisogna essere veloci nella circolazione della palla, nei passaggi. La velocità nello smarcamento ci darà modo di arrivare vicini alla porta. Ci abbiamo lavorato. Spero che si riesca ad applicarlo".
Aguedelo? "Sta capendo dove si trova e quale è il suo utilizzo. Ha un baricentro basso e tecnica. Deve migliorare nelle letture tattiche. Continua il suo percorso di crescita".
Udinese forte nei cross? "Dovremo giocare più alti e non abbassarci. Spesso rinculiamo troppo. Dobbiamo aggredire più alti e alzare la linea. Tra pochi giorni saranno due mesi che lavoriamo insieme. Aggiungiamo volta per volta dei mattoni".
Dalle Mura sempre convocato? "Il ragazzo fa intravedere delle buone caratteristiche. Io non guardo alla carta d'identità. Ha margini di miglioramento nella tattica individuale. Sia con il nostro lavoro sia con quello di Bigica può crescere".
Il subentro in panchina? "Bisogna cercare subito di agire sulla testa dei giocatori, reduci da un punto in sei partite. Dovevamo migliorare sul lato fisico e nella tecnica difensiva, dove possiamo migliorare ancora. Pensavo che saremmo migliorati prima ma abbiamo avuto alcuni infortuni - vedi Milan e Federico - ma continuiamo a battere il ferro".
Assenza di Dalbert? "Non conta chi gioca, conta il modo con cui giochiamo e come ci muoviamo. Ci abbiamo infatti lavorato molto in settimana migliorando nelle letture sull'ultimo passaggio. Ad un avversario solido dobbiamo rispondere con velocità. Possiamo farlo come fatto a Genova e a Napoli".
Ribéry? "Non l'ho mai avuto. Purtroppo l'ho trovato con un infortunio grave. Nella mia testa c'è sempre la voglia di creare qualcosa di diverso. Questo dipende anche dalla condizione dei giocatori stessi".
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