Una Fiorentina senza paura e pronta alla battaglia. Così ha descritto Prandelli la sua squadra nella consueta conferenza stampa della vigilia. I giocatori viola, partiti ieri per Benevento, sosterranno probabilmente la gara più delicata e importante dell’anno oggi alle 18.00 al Vigorito contro il Benevento di Pippo Inzaghi, squadra che come i viola si trova a 26 punti in classifica e che pratica un calcio molto verticale ed efficace. Uno scontro diretto che potrebbe rilanciare in modo importante le sorti del finale di stagione del club gigliato, o affossare definitivamente una squadra reduce da un punto nelle ultime tre partite.  Prandelli come detto è apparso molto sicuro di se nel presentare la gara, come se avesse la consapevolezza di aver visto in settimana un gruppo determinato a svoltare rispetto alle ultime deludenti prestazioni, in primis quella di domenica scorsa contro il Parma. I margini di errore man mano che passano le giornate si riducono sempre di più e, tenendo conto che il match prima della sosta sarà contro il Milan (seconda forza del campionato), la partita di domani assume ancora più importanza. Vincere infatti permetterebbe all’ambiente di arrivare con un altro spirito ed un’altra leggerezza alla sfida contro i rossoneri. Perdere invece non farebbe altro che togliere quelle poche certezze rimaste ad una rosa che sin dall’inizio del campionato ha dimostrato una fragilità emotiva inspiegabile.  Per quanto riguarda le scelte di formazione i viola recuperano diversi elementi fondamentali, visto che ci sarà in campo la qualità sia di Castrovilli che di Ribery. Non sarà invece della partita Sofyan Amrabat che prosegue, causa anche infortuni, nel suo trend negativo stagionale, mentre Malcuit dopo la brutta prova contro il Parma verrà sostituito sulla destra da Venuti. La Fiorentina disputerà dunque l’ennesima gara dalla conclusione del mercato invernale senza nessun nuovo acquisto nell’undici titolare di Prandelli (visto che Kokorin è rimasto a Firenze per recuperare al meglio dall’infortunio), ma questa purtroppo non è più una novità. Che la squadra non sia stata rinforzata a dovere lo si è capito da diverse settimane, che però il valore della rosa (che resta costruita strutturalmente male) sia pari alla posizione occupata attualmente in classifica non può essere una verità accettabile. Lo stesso Inzaghi che oggi sarà avversario della Fiorentina ha fatto intuire in modo abbastanza esplicito che non si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi a questo punto del campionato con gli stessi punti dei viola.  Non è però questo il momento di ritirare fuori vecchi, ma sempre attuali, processi sulla mancata progettazione di casa Fiorentina, ma in prossimità di una gara così decisiva sarà importante per tutto l’ambiente riuscire a concentrarsi il più possibile sul campo e sulla stretta attualità. Prandelli si gioca tanto, visto che è innegabile che anche la sua panchina in caso di sconfitta inizierebbe a traballare (tanto più se si pensa che tra una settimana ci sarà la sosta per le nazionali, momento migliore per un eventuale ribaltone alla guida tecnica della squadra),ecco perché fare risultato oggi vale più dei tre punti in palio....
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